All’inizio di ogni anno mi rendo conto che mi è sfuggito qualcosa di quello che è successo nei trecentosessantacinque giorni appena trascorsi. E ogni volta sento un fortissimo senso di colpa. Come un marito che ha dimenticato la moglie all’autogrill, e non va bene.
La “moglie” che ho scordato nel 2011 è un ragazzo di Camden, che si chiama Kwes Darko, in arte Blue Daisy (nel link potete ascoltare remix per Jamie Woon, Martyn e molti altri).
Nell’estate del 2009 (sempre più indietro, sempre più in colpa) aveva pubblicato un EP di grandissimo spessore: Space Ex, che vi invito a ascoltare qui. E’ la volta poi di Raindrops EP in collaborazione con Anneka, di cui sotto vi proponiamo il video ufficiale girato in Super 8.
L’ultima uscita è però quella fondamentale: a ottobre è stato rilasciato, sempre dalla Black Acre, il primo disco del giovane londinese, intitolato Sunday Gift. Un lavoro che si alimenta di trip hop, sottoculture musicali, sperimentazione, hip hop, Tricky, Massive Attack, ma anche Flying Lotus, e che viene considerato da molti uno dei migliori debutti dell’anno.
Un miscuglio di suoni e di atmosfere scure e suggestive, che vi obbligano a fare un’inversione a U per tornare a prendere quello che vi siete dimenticati tra il parcheggio e le pompe di benzina.