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Guardare queste illustrazioni stando fermi è impossibile, ed è quello che Kris Tate vuole.

Le vibrazioni musicali che percorrono le sue opere si palesano attraverso geometrie in movimento e di frequente compaiono triangoli che amplificano il lirismo delle sue composizioni. Segni elementari, disposti in modo seriale e di sapore fortemente tribale, costellano le stravaganti immagini dell’artista di origine latino-americana.

Quasi deturpati da accesi colori al neon emergono gli sguardi ipnotici di dolci cerbiatti, enigmatici gatti, amichevoli orsi ed inquietanti gufi. È drammatico il contrasto tra l’esasperato colore in superficie ed il rassicurante sfondo in bianco e nero; un lavoro complesso, risultato di sperimentazioni fotografiche, elaborazioni digitali e collage visionari.


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