Dimenticare. Destrutturare. Reinventare. Pitturare. Ricordare. Cinque verbi per Andy Curlowe, posson bastare.
Geometrie, spicchi, colori, sagome di esseri umani, paesaggi: tutto questo incastrato nell’architettura di luoghi che c’erano e che non ci sono più. O probabilmente, non sono nemmeno mai esistiti.
Sembra che tutto sia capitato lì per caso. Ma il caso non esiste. Esiste solo la memoria.