I ragazzi di Reverse hanno le idee chiare, sanno trasmettere una scintilla di speranza a chi li incontra promuovendo una prospettiva di vita alternativa, e mentre ti raccontano dei loro progetti i loro occhi brillano.
Al di sotto di questo contagioso entusiasmo campeggiano capacità, lungimiranza e tenacia. Vogliono rompere l’anello che lega il consumo allo smaltimento, per introdurre un processo inverso che riporti un bene al suo stato primario. Le loro migliori intenzioni sono spesso ostacolate dal fatto che non è semplice ottenere nemmeno quello che gli altri buttano. Questo li porta ad una costante ricerca dell’indispensabile materia prima, ovvero scarti ed oggetti obsoleti, necessari a forgiare nuove creazioni utili e sostenibili.
Accessori, elementi di arredamento, strumenti di utilizzo ed installazioni temporanee: tutto questo è frutto del sapiente processo di ricerca, sperimentazione e valorizzazione messo in atto da Reverse.