Albergo Diffuso #5: Proceno

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Lungo la via Francigena, su quell’antico tracciato che collegava Roma a Canterbury percorso da centinaia di pellegrini, commercianti, papi e imperatori, si entra nel cuore dell’Italia attraverso la Tuscia. In queste terre sorge il piccolo borgo di Proceno, un tempo grande crocevia per traffici culturali, commerciali e religiosi.

Il borgo di Proceno, cuore della civiltà etrusca situato tra Lazio, Umbria e Toscana, è immerso in uno scenario agreste, tra verdi vallate, boschi, campi coltivati e poco distante dal lago vulcanico di Bolsena. Il piccolo borgo, ancora in sasso e mantenuto nello stile architettonico tipico del centro Italia, si sviluppa tutto attorno all’affascinante Castello, dove ha sede uno degli alberghi diffusi più suggestivi di tutta Italia.

Il Castello di Proceno risale ai primi del ‘700 e da sempre appartiene alla famiglia Bisoni Cecchini che con grande passione e impegno, mira a mantenere vive le tradizioni locali e a favorire uno sviluppo del territorio nel suo senso più ampio, attraverso una partecipazione attiva di tutta la popolazione.

Il Castello dispone di sette appartamenti, tre suites e un ristorante – enoteca che riunisce i prodotti tipici delle tre regioni confinanti, rielaborandoli in modo raffinato e rigorosamente in linea con ciò che la natura offre a seconda delle stagioni. Sapori tradizionali accompagnati dai migliori vini dell’Italia centrale davanti a un grande camino in pietra.

Oltre a essere immerso in uno scenario naturale di grande bellezza, il Castello dispone anche di magnifici giardini in cui le antiche piante di glicine ricoprono i muri e le rose insieme agli iris creano macchie colorate, sparse tra il verde delle siepi.

Sono organizzati anche corsi di cucina della durata di uno e tre giorni, all’interno della cucina di famiglia del Castello, per imparare a preparare un menù completo tradizionale della Tuscia accostando i vini adeguati.

Un particolare consiglio da parte dei proprietari è di visitare la zona nel periodo invernale, momento in cui i turisti sono meno numerosi e il borgo di Proceno si offre in tutta la sua autenticità. Gli abitanti del luogo riprendono i loro soliti ritmi di vita, i camini spargono profumo di legno bruciato nell’atmosfera e il silenzio invade le strade.

 

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