Digital Diary #3: Trentino

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Persone autentiche alla ricerca di altrettanta autenticità in giro per il Bel Paese, questo è Digital Diary of Italy. Il nuovo progetto di Mikaela Bandini è appena iniziato e noi di BoBos abbiamo avuto il piacere e l’onore di unirci per le prime, intense, 30 ore. La terza edizione vuole raccontare, attraverso video, una storia di persone spontanee immerse negli spettacolari scenari del Trentino, tra roccia, aria e acqua.

Sabato scorso siamo stati accolti a Madonna di Campiglio da Mikaela, Lucia e John e, insieme a loro, tre dei cinque videomakers coinvolti: Sergio Cesari, Lukasz Warzecha e Alexandre Buisse. In loro compagnia, raggiunto il Rifugio Graffer, è stato affrontato il discorso riguardo al messaggio che i video dovranno trasmettere: l’importanza che ha lo sport per questo territorio e il valore sociale che porta con sé; la fusione che avviene tra uomo e natura rendendo il paesaggio non semplice scenografia statica ma elemento essenziale e vitale.

Questi sono gli argomenti e il metodo per comunicarli dovrà essere non convenzionale, capace di emozionare attraverso la poesia delle immagini e dei suoni.

Dopo una dormita a 2261 m di altitudine prepariamo anima e corpo per la passeggiata in quota che da Passo Grosté ci porterà alla maestosa palestra Vidi. Giunti al Rifugio Stoppani il gruppo di partenza si infoltisce, a noi si aggiungono: Caspar Diederik , espressivo videoartista presente anche nelle precedenti edizioni; Ferruccio Vidi, Guida Alpina e nientemeno che il primo chiodatore, insieme al cugino Sandro, della palestra Vidi; Alberta e Chiara, parte dello staff dell’APT di Madonna di Campiglio; Paolo Pincelli dell’area sport di Trentino Marketing ed altre espertissime presenze locali adulte e non.
Notiamo come l’arrampicata sia pane per i denti di Alexandre e Lukasz, appena approdati alla palestra Vidi allacciano subito le imbragature e partono per la loro escursione verticale sulla stupenda dolomia del Brenta; nel frattempo Sergio e Caspar seguono un gruppo di temerari bambini che affrontano agilmente la loro prima parete di roccia.

Fra le cime, dopo un’altra passeggiata, scopriamo il lancio con tirolina: una tortura per chi soffre di vertigini, un’adrenalinica attrazione per chi ama stare sospeso nel vuoto.

Giunta l’ora del pranzo il gruppo si ricompone al Rifugio Stoppani dove, davanti a ottime pietanze, scopriamo le passioni e i soggetti preferiti di questi eterogenei narratori visivi, dallo scalatore Alexandre al viaggiatore Lukasz, dall’acquatico Sergio al filantropo Caspar; ci raggiunge giusto per il caffè Matthew Brown, vincitore della prima edizione di Digital Diary of Italy (ecco qui il suo stupendo “Dreaming in Italy”, che non ci stancheremmo mai di guardare e riguardare).
Nel pomeriggio una parte del gruppo scende a Madonna di Campiglio in telecabina, un’altra affronta un’acrobatica discesa in mountain bike seguiti da un quad-bike da dove Matthew è pronto a immortalare le scene da brivido.

La serata si apre con un affollato aperitivo alla Cantina del Suisse, qui a momenti i tavolini non ci bastano e il calore delle persone compensa quello del sole calante; concludiamo con una gustosa cena in malga dove l’ospitalità e la genuinità ci fanno sentire di casa.
Per noi di BoBos è giunta l’ora dei saluti, ma è solo un arrivederci, torneremo il prossimo week-end per assistere alle ultime ore di questa favolosa settimana. Molto ancora di roccia, di aria e di acqua deve essere raccontato..

Nell’attesa vi lascio con una galleria di BoBos e le foto di Digital Diary.

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