Tu che vai alle fiere del fumetto solo perché pensi di essere l’incarnazione di Aran Benjo, di possedere il fascino di Lupin III o il carisma dell’Uomo Ragno sappi che in verità non sei propriamente uguale uguale.
Massimo Giacon, artista, fumettaro, designer, musicista e molto altro ancora lo scorso mese di maggio ha presentato una mostra dal titolo “At Work, At Home, At Play” alla Galleria Antonio Colombo focalizzata proprio sul legame tra i frequentatori in costume delle fiere del fumetto e il loro doppio cartaceo. Chi ne esce vincitore? Probabilmente nessuno.
Semplicemente per il fatto che i due mondi collidono inesorabilmente quando si tratta di vedere la realtà dei fatti per cui chi si immedesima in un personaggio ne diventa una sua estensione e così via. Diciamo che questo argomento sarebbe stato trattato perfettamente da Sebastiano, che di fumetti e cosplayer potrebbe farci un saggio, ma l’inesorabile linea telefonica tarda ad arrivare per cui vi dovete ancora accontentare del sottoscritto che vi mostra solo le immagini.