Albergo Diffuso #13: Apricale

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Le stradine s’inerpicano sulle montagna aspra e ripida, pare che gli uomini si siano dovuti ritagliare con forza una spazio dove vivere in questa terra di contrasti, dove le rocce cadono a picco sul mare. La natura in questi luoghi, da sempre si manifesta grandiosa, imponente, affascinante e in alcuni casi senza pietà. In quell’angolo all’estremo est della Liguria, in un entroterra semi-sconosciuto, sorge uno dei borghi più belli d’Italia: Apricale.

Un piccolo borgo di origine medievale, nel quale gli edifici e la struttura urbana hanno mantenuto le loro antiche caratteristiche, come una delle porte d’ingresso al paese, la deu Carugiu Ciàn, dove si trova inciso sullo stipite “1764 fame ubique” (fame ovunque), in ricordo della tremenda carestia di quell’anno, oppure come la casa del boia, antica residenza del boia di Apricale, così detta perché si crede venissero appese come monito le teste dei criminali precedentemente giustiziati.

Così tra i sali e scendi del paese, tra le storie di vita quotidiana e i ricordi del passato, si sviluppa l’Albergo Diffuso Muntaecara, nato dall’intuizione di una famiglia locale di commercialisti, trapiantati a Torino e dal loro desiderio di cambiar vita. In seguito alla ristrutturazione di alcuni immobili di cui erano proprietari, nel centro del borgo, la famiglia Pilone decide di adibirli all’ospitalità per valorizzare l’intero paese in chiave turistica. L’AD Muntaecara si è posto fin da subito come il fulcro dello sviluppo turistico di Apricale, divenuto in seguito uno dei più belli e famosi borghi dell’entroterra italiano.

Ad Apricale il mare e la montagna si incontrano armoniosamente per dar vita a sapori unici e odori indimenticabili, tra oliveti e vigneti, in una terra ricca di prodotti tipici. Partendo dalla “via dei frantoi”, sviluppata lungo il torrente ai piedi del borgo, attraverso antichi frantoi e oliveti secolari, si passa in seguito ai meravigliosi terrazzamenti dove vengono coltivate la frutta e le verdure utilizzate per la cucina locale, ci si dirige infine verso i vigneti della Val Nervia, dove viene prodotto il più antico vino ligure doc: il Rossese di Dolceacqua, dal color rubino e dal gusto delicato.

La Liguria è affascinante perché pur sembrando a primo impatto una terra dura, difficile, inerpicata su ripidi pendìì, dove ogni giorno l’uomo deve lottare per strappare un piccolo lembo di terra alla forza della natura, è in realtà un chiarissimo esempio di armonia di elementi, tutti incastrati perfettamente tra di loro, un’ammirevole simbiosi tra uomo e natura.

L’AD Muntaecara rispetta orgogliosamente la storia della sua terra, guardando con grande saggezza al passato di Apricale, per camminare insieme verso il loro futuro.

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