Bisogna crederci, altrimenti nel nostro territorio certe cose non è proprio possibile che riescano a emergere. Bisogna crederci anche perchè con un certo tipo di arte di certo non si ottiene nulla di più che qualche pacca sulla spalla. Questa è la situazione e se si vuole rimanere fedeli alla propria visione, questo è (tranne rare occasioni). Non so quali siano le ambizioni del gruppo vicentino Il Buio, di cui ignoro tutto il resto che non sia l’ascolto musicale, sembra crederci.
Buon per loro, ma soprattutto buon per noi che possiamo ascoltarci il loro primo disco, L’oceano quieto. 10 brani che lasciano gli umori più sporchi del punk per reinventarsi e maturare attraverso un suono più elaborato, sempre ruvido e urgente ma meglio focalizzato.
Lo chiamano post punk, altri direbbero rock ma siccome credere a tutte queste cose fa venire le rughe, facciamo che è solo buona musica con un bel suono e dei testi ispirati (manco i cantautori, eh).
Must believe in certain things in our area otherwise it will be impossible to emerge. You have to believe in it because even with a certain type of art certainly do not get anything more than some pat on the back. This is the situation and if you want to stay true to your vision, this is (except on rare occasions). I do not know what are the ambitions of the group “Il Buio” from Vicenza, of which I do not know everything that is not listening to music, seems to believe. Good for them, but especially good for us that we can listen to their first album, “L’Oceano quieto” (The quiet ocean). 10 tracks that leave the moods of the dirtiest punk to reinvent itself and grow through a fancier sound, more rough and urgent, but more focused. They call it post-punk, others rock but all these things makes me wrinkles, let’s think that is just good music with a good sound and inspired texts (not even the songwriters…).