Alzi la mano chi da bambino e non solo da bambino,ha smontato un qualsiasi elettrodomestico rotto per vedere com’era all’interno. Semplice curiosità? Forse.
Tutti noi abbiamo degli interessi e delle passioni che magari coltiviamo sin da bambini,con la stessa curiosità con cui abbiamo smontato il tostapane o il frullatore. Passione per la musica,passione per i libri,passione per lo sport. E tutti noi abbiamo tappezzato i muri delle nostre camere con dei poster inerenti le nostre passioni. Immagini patinate di persone o di oggetti,nel mio caso di automobili.
Di quelle immagini,le più affascinanti sono senza dubbio i “cutaway”. Disegni colorati o in bianco e nero di un oggetto,in questo caso di un auto,con alcune parti rimosse per mostrare cosa si cela all’interno.
Nel mondo delle auto l’utilizzo dei cutaway è una prassi antica quasi quanto la prima auto prodotta.
Il perché è semplice. Quando un nuovo modello viene presentato ad un Salone Internazionale o in altri contesti,il cutaway accompagna la nuova nata per mostrare al pubblico,alla stampa e agli addetti ai lavori particolari altrimenti impossibili da vedere. Marketing.
Sono le competizioni però che hanno fornito nel corso degli anni i migliori soggetti da rappresentare.
Ci sono auto che sono diventate delle vere e proprie icone grazie al loro palmares ed altre magari meno vincenti ma semplicemente bellissime. Nominarne uno in particolare è pressochè impossibile visto il numero elevato di marche e modelli ritratti.
Ogni appassionato ha un modello che porta nel cuore perché l’ha visto da bambino o perché è di suo gradimento e basta. Mi piace pensare che quello che muove la matita sul foglio sia la passione e la curiosità che tutti noi “malati” di auto abbiamo.
Quella passione che muove il nostro sguardo sull’oggetto dei nostri desideri e quella curiosità un po’ infantile, come quella di un bimbo che dopo aver smontato il tostapane sbircia sotto le gonne delle ragazze.