Mai distrarsi quando si gioca!

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Nel periodo dell’infanzia (che per molti di noi è ancora in corso), il tempo passato tra i giocattoli era qualitativamente il migliore di cui potevamo disporre. Se ripenso ai miei pomeriggi a casa, durante giornate piovose come quelle di questo periodo, nel lasso temporale dai 2 ai 10 anni, non posso che provare un’infinito calore, un benessere globale. E’ tutto lì, racchiuso in una bolla di sapone, il tempo è come bloccato nella mia mente 10 anni congelati in un’immagine gioiosa. C’è la mia stanza, della mia vecchia casa, c’è la scatola dei giocattoli vuota, ci sono i giochi sparpagliati ovunque a terra, c’è la tv accesa sui cartoni animati. E io sono lì, in mezzo a tutti i miei paladini, in ginocchio o in posizioni che oggi non sarei nemmeno in grado di simulare, tutto fuorché naturali.
Uno sguardo a Superman, uno alla televisione, poi di nuovo uno a Zod, poi la tv, poi.. un momento! Superman e Zod non ci sono più! Inutile dire che per un bambino la ricerca di qualcosa diventa a sua volta un gioco, allora eccomi disteso sotto il divano per scovare dove si siano cacciati quei due, guardo, riguardo ma nulla. Forse nell’armadio? apro le ante, sembrano gigantesche (all’oggi posso dire che non superano il metro e novanta), mi ci infilo dentro, frugo tra gli appendini, niente. Ma dove sono finiti? mi siedo a fare mente locale (uno sguardo alla massa di giochi, uno ai cartoni animati, sempre!).
Mamma chiama per la merenda, cavoli, io devo trovarli quei due, altrimenti come faccio a concludere la mia storia?? però la merenda…che fame…che voglia, e chi gli resiste?! Ok, vado, quando tornerò mi rimetterò a cercare.
Con la pancia piena e il mio succhino ancora in mano torno in camera e…magia!
Quei burloni sono entrambi sul comodino, avvinghiati come se fossero in piena lotta, tanto per cambiare. Poi guardo meglio e vedo che i due sono sporchi di granelli di sabbia e sotto di loro c’è un biglietto del tram che non mi appartiene. Ma questi due, dove accidenti erano finiti?! E questa macchina fotografica da dove spunta fuori? Boh! diamogli un’occhiata:

During the period of childhood (which for many of us is still ongoing) , the time spent between toys was qualitatively better than we could had have. When I think back to my afternoons at home during rainy days like those, the period of time from 2 to 10 years, I can prove an infinite heat, a global well-being. It ‘s all there, wrapped in a bubble , as long as it stuck in my mind 10 years frozen in a joyful . There’s my room , my old house , there is la scatola dei giocattoli , there are toys scattered everywhere on the ground, there are the cartoons on the TV. And I am there, in the midst of all my plastic heroes, kneeling or in positions that I would not be even able to simulate now.
A look at Superman, one of the television, then again one at Zod, then TV, then… Oh my God! Superman and Zod there are no more here! Needless to say, for a child, who looking for something, becomes a new game, then I am lying under the sofa to find out where they are, look, re-look but nothing. Maybe in the closet? I open the doors, they are like giant (at present I can say that they aren’t more than six feet), I slip it inside, I rummage through the hangers, nothing. But where have they gone? I sit down to ponder (a look at the mass of toys, one of the cartoons, as always!).
Mom calls for a snack, kale, I have to find those two, otherwise how do I end my story? However, the snack… that hungry… that craving… who can resist it?! Ok, I’m going, when I’ll come back I’ll look another time.
With a full belly and still suck in my hand I come back in the room and … magic!
Those jokers are both on the table, as if they were locked together in the middle of the fight, just to change… Then I look better and I see that the two are dirty of grains of sand and beneath them there is a tram ticket that does not belong to me. But these two, where the hell were they?! And this camera where appear from? I have not idea! so, let’s take a look.

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