Tradurre in fumetto un’opera letteraria non è mai compito semplice. Ci sono autori bravi a farlo, altri che fanno il compitino. Altri che invece scelgono addirittura un romanzo allegorico molto discusso, come “Uno in diviso” di Alcide Pierantozzi. E’ il caso di Fabrizio Dori che, su testi dell’abile Adriano Barone, si è cimentato in una graphic novel piuttosto complessa dal punto di vista narrativo. Porta lo stesso titolo dell’originale ed è pubblicata da Tunuè.

Formatosi all’accademia di Brera, l’impostazione di tipo pittorico emerge dalle sue tavole, spesso interessanti soprattutto dal punto di vista della composizione nelle singole vignette. In “Uno in diviso”, poi, sono i toni cupi del bianco e del nero a rendere con pennellate e carboncino una storia ansiosa, allegorica, quasi teatrale nel suo sviluppo.

Dori, classe 1976, non disdegna comunque l’uso del colore, con risultati altrettante interessanti. Nonostante la sua carriera fumettistica sia ancora “giovane” potrà senza dubbio togliersi molte soddisfazioni.

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