Albergo Diffuso #62: La Penna

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Una storia. Una favola. Come quelle che i nostri nonni erano soliti raccontarci quando eravamo piccoli, quelle che ci cullavano dolcemente facendoci sognare. A volte però, la realtà può essere ben più dolce e meravigliosa di una favola, rendendo tangibili i nostri progetti e le nostre speranze. Così si presenta il nostro Albergo Diffuso numero 62, di un febbraio ancora invernale, che ci spinge ormai a sognare di tiepide giornate primaverili. Una storia vera, che nasce come le migliori favole, ma che procede poi nella vita di tutti i giorni. Chiunque può entrarne a far parte, tutti possiamo unirci alla narrazione.

In un paesino sperduto della Toscana, chiamato La Penna, si è realizzato il sogno della famiglia Quirini, che dopo anni di duro lavoro e sacrifici, ha donato una nuova vita a questo splendido angolo toscano di pietra e natura. Un luogo abbandonato, destinato a scomparire lentamente, nascondendo per sempre le storie che l’hanno caratterizzato in passato, storie di famiglie, di lavoro nei campi, di vita semplice. Storie della terza Italia, quella che ogni giorno rinasce e ritrova la sua dignità, grazie a progetti di ospitalità diffusa. La famiglia Quirini ha deciso così di rimettere in sesto l’antico borgo della Penna Alta, con i suoi scorsi in pietra, le sue abitazioni tradizionali, il suo ritmo di vita lento e rilassato, creando l’Albergo Diffuso “Canto del Maggio”.

Come una poesia, un canto appunto, questo Albergo Diffuso situato nella campagna aretina dispone di 7 appartamenti, arredati come un tempo, custodi di un’atmosfera quasi dimenticata. Poi c’è l’Osteria, come in tutti i borghi del nostro Paese, dove si possono gustare i piatti della tradizione toscana contadina, preparati con ingredienti di provenienza locale, gustosi, semplici e genuini, accompagnati da una vasta scelta di vini toscani. Durante la primavera e l’estate gli ospiti possono godersi la buona cucina dell’Osteria all’interno del giardino, circondati da ulivi e piante come l’acanto, l’assenzio e il melograno. Chi desidera non solo gustare i piatti, ma vedere anche da dove provengono le materie prime, può visitare l’orto, dove vengono coltivati ortaggi, legumi e frutti antichi come mele Neste, o le pere Coscia, Volpina, del Curato.

A Penna Alta si viene per vivere bene, lentamente, lasciandosi viziare dal gusto dei piatti locali e godendosi le atmosfere di una Toscana antica, ma sempre più attuale. A Penna Alta si impara a scoprire quali sono le vere priorità delle nostre giornate, qual è il piacere di vivere seguendo la natura, circondati da paesaggi sempre più affascinanti. A Penna Alta si viene per vivere l’esperienza di una vacanza, come in famiglia, accolti calorosamente in un borgo che torna a vivere, grazie ai suoi ospiti, che ne divengono i veri  e autentici cittadini.

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