Giorgia Marras ha girato l’Europa per inseguire il suo sogno: diventare una fumettista. Dalla sua Genova è finita a Parigi e poi a Linz, selezionata per un progetto europeo. Tante esperienze che a 25 anni l’hanno formata, contribuendo a renderla un’autrice completa, capace di modulare il proprio stile in funzione del risultato da ottenere. Per Giorgia il 2014 sarà un grande anno, visto che è appena uscita la sua prima graphic novel: “Munch before Munch” edito dalla nuovissima casa editrice Tuss in occasione dei 150 anni dalla nascita del grande pittore, celebrati anche dalla mostra “Edvard Munch” a Palazzo Ducale di Genova (visitabile fino al 27 aprile).
Il libro, del quale BoBos vi presenta in anteprima alcune tavole, vede Giorgia cimentarsi nel tentativo di “tradurre” su carta le atmosfere e le opere del grande pittore norvegese. Eccola allora abbandonare la grazia delle ragazzine che contraddistinguono i suoi lavori, lasciare da parte le tinte d’acquerello o pastello delle sue illustrazioni, per dedicarsi a un segno più “sporco”, quasi litografico, intensificato dalla grana pesante della carta scelta.
Il risultato è senza dubbio efficace e, osservando le altre opere dell’autrice, anche nuovo e inconsueto. Insomma, un debutto da tenere d’occhio che non può fare a meno di generare interesse, a conferma del fatto che il fumetto italiano, sempre più, parla un linguaggio femminile, formatosi nell’ambito di svariate esperienze tra viaggi all’estero e autoproduzione. Dove il colore, a volte, lascia spazio al bianco e nero, senza che questo sia necessariamente indice di negatività. Anzi.
Giorgia Marras wandered through Europe by following her dream: becoming a comics artist. Frome her city, Genova, she’s went first to Paris and then to Linz for an European Project. A lot of different experiences that helped her to become a complete artist, able to pitch her style to obtain the best result in his work. The 2014 is a very important year for Giorgia, because she published her first graphic novel: “Munch before Munch” (by the new house Tuss). The book (some page’s preview here on Bobos) shows us Giorgia trying to “translate” the atmospheres of Munch works and world. She left her tipical kind female characters, her kind pastel and watercolor, approaching a more deep and brushed style, a sort of litograph sign, enhanced by the paper’s hard grain. Very nice result and, looking at the other works of Giorgia, something new and different. This book is a very interesting debut, so keep the eyes on Giorgia Marras.