È uno dei ultimi arrivati nella grande famiglia degli Alberghi Diffusi italiani, ma ha tutte le carte in regola per inserirsi in corsa in questa cavalcata ormai giunta alla 72a storia, e incantare tutti i lettori per il suo fascino e la sua particolarità. Il borgo si chiama Peccioli ed è situato in una delle zone più turistiche d’Italia, vale a dire il triangolo toscano tra Pisa, San Gimignano e Volterra. Perché Peccioli riesce invece a distaccarsi dal mito internazionale marchiato “Tuscany” e si ritaglia il suo angolo di autenticità e silenzio anche nel mezzo del rumore? Forse basta leggere le parole di chi a Peccioli ci vive e di chi ha deciso di intraprendere questo nuovo grande progetto chiamato Albergo Diffuso: “A Peccioli le persone si identificano con il soprannome e gli angoli del paese hanno nomi diversi da quelli ufficiali, conosciuti per lo più dai soli pecciolesi.”
Niente di più che semplicità e amore per le tradizioni. Il piccolo borgo toscano è orgoglioso del suo carattere, ma soprattutto è fiero di poter ospitare turisti che diventano veri e propri pecciolesi, per tutto il tempo che risiedono nel borgo. Perdersi nelle strade animate dai pecciolesi, invece di perdersi nelle orde di turisti, percorrere vicoli secolari, invece dei soliti corridoi che conducono fino alla porta della camera, godere di cibi tradizionali a km zero, piuttosto che pasti standardizzati, scendere in piazza e conoscere l’anima del borgo, invece che chiudersi in cortili artificiali. Avere una camere con una propria storia e uno stile unico. Tutto questo significa vivere l’anima del borgo, che non punta tanto sull’estetica perfetta, quanto piuttosto sullo spirito, sull’esperienza, sul ricordo, sulla narrazione.
A Peccioli ci sono 9 appartamenti e 7 ristoranti, arredati in uno stile rustico toscano e che offrono viste panoramiche sui tetti del borgo. Oltre a “godersi” la vita del borgo, ovviamente gli ospiti hanno una grande scelta di attività da poter fare, tra cui tour delle cantine vinicole, corsi di cucina toscana, degustazioni enogastromiche, ricerca di tartufi, escursioni nella natura, gite in vespa. Ancora una volta, l’essenza dell’Italia viene riassunta in quello che è un recupero sapiente del patrimonio già esistente nel borgo, un minimo di “modernizzazione”, la vocazione all’accoglienza e l’ottima narrazione. Perché alla fine noi tutti, viaggiatori appassionati, amiamo ascoltare e poi costruire la narrazione di un luogo, proprio come se non fossimo mai cresciuti, eterni bambini alla ricerca della storia che ci appassiona. E in questo Peccioli, riesce molto bene.
