Digital Diary Mantova

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Arrivo a Sabbioneta.

Mattina primaverile di un maggio che ormai si finge estate. Cielo limpido, aria pulita, il sole ancora non scotta troppo sulla pianura del Po. Tra poche settimane inizierà la lunga cavalcata dell’estate padana, pensare di restare tutto il giorno sotto il sole splendente, sarà solo un miraggio.

Sabbioneta è rimasta la stessa dal ‘500, quando fu creata dai Gonzaga come la “città ideale”, cinta da mura nella sua forma esagonale, all’interno un universo da scoprire.

Non per forza rimanere sempre uguali ha un’accezione negativa, anzi. Sabbioneta è mutata, si è evoluta, ha assunto nuove sfumature, nuovi dettagli pur mantenendo chiaro e nitido,il suo carattere da antica capitale. Lo si vede nei suoi edifici rinascimentali, come Palazzo Giardino con i suoi incredibili affreschi, la Galleria degli Antichi e il suo porticato, Palazzo e Piazza Ducale, il Teatro all’Antica, la sinagoga e le sue chiese costellate di reperti unici al mondo.

Ma lo sguardo non si ferma solo su questo. Lo sguardo vola fino a guardare le insegne antiche, le vetrine dei negozi, anche chiusi, le serrature che lasciano intravedere solo spiragli di ciò che si nasconde dietro la porta, i volti e le rughe di chi a Sabbioneta ci ha passato una vita. La gloria ormai affaticata dell’ultimo conte. Lo sanno bene i giovani video maker che riprendono ogni singolo dettaglio, ogni sorriso, ogni gesto di questa piccola “città ideale”.

Appena usciti dalle sue mura, è aperta campagna. I campi arati e appena seminati seguono linee parallele armoniche, un po’ attorcigliate ma che si slanciano poi in avanti. I canali per l’irrigazione creano quadri perfetti insieme ai pioppi. Se fuori è pace e silenzio, dentro le mura ci sono le voci delle famiglie che passeggiano, dei bambini che giocano, corrono, recitano in costume.

La giornata prosegue al ristorante Corte Bondeno, un’antica corte del ‘700 dove oggi si può gustare l’autentica cucina mantovana, con un tocco di innovazione: tortelli di zucca, certo, salumi, formaggi e lambrusco, immancabili, ma anche il brasato in salsa di cioccolato fondente. Senza dimentica ovviamente la tradizionale ospitalità mantovana, che ci spiega ogni singolo dettaglio dei prodotti impiegati nei piatti e ci invita addirittura a visitare la cucina.

La giornata si conclude con con il Teatro Bibiena di Mantova, in cui riusciamo ad entrare anche durante le prove generali dello spettacolo serale del corpo musicale “omaggio a Puccini”. Un’emozione incredibile poter fare da spettatori silenziosi in uno dei teatri più belli d’Italia, in cui tutto il gruppo di travel, food blogger, video maker e instagramer di Can’t Forget It{aly} è rimasto incantato, a riprendere questo spettacolo di assoluta eleganza.

 

 

 

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