LAGO – L’azienda non azienda

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Conosco LAGO da parecchio tempo, durante il Salone del Mobile é tappa fissa visitare il loro Appartamento Lago, luogo d’incontro per eccellenza del design con le persone, situato in Brera. Però per la prima volta, qualche settimana fa, ho avuto l’occasione di andare a trovarli nella loro sede di Villa del Conte a Padova, e quello che avevo vissuto sempre a Milano, qui, assumeva nuovi significati.

LAGO é un’azienda non azienda, si, non ho sbagliato a scrivere ne voi a leggere; equivale a dire che é un luogo non luogo, qui tutto si manifesta in maniera diversa, lo stereotipo della chiusura aziendale, del tenersi tutto per sé qui non attacca, anzi esiste proprio il contrario. Da LAGO il concetto del condividere é espresso constantemente come nello showroom, anziché essere soltanto un’esposizione di mobili e quindi una zona morta, acquista una nuova vitalità diventando spazio di spartizione di idee come con il recente workshop LAGOSTUDIO in cui talentuosi designer si cimentano nel realizzare nuovi scenari per LAGO.

Da questo workshop estivo, ad esempio, sono nati alcuni dei prodotti più interessanti con la Joynt Chair ed il Colletto Bed. Anche la sala d’attesa, anziché luogo di passività, diventa attività per lo più artistica con installazioni o lavorazioni, facendo vivere a chi aspetta una situazione inimmaginata.

Sembra un sogno ma non lo é, lo capisci perché vedi negli occhi delle persone quella scintilla vera di trasporto e coinvolgimento che sai esistere quando fai qualcosa di tuo insieme alle persone a te care; perché LAGO é un’impresa familiare in tutti i sensi, non solo perché composta da ben 10 fratelli bensì bisogna contare anche i 150 e più dipendenti presenti in azienda e le relative persone che collaborano anche all’estero. Quello che oggi é il tema della loro collezione: “How to change your interior life” é un concetto che parte da un tavolo, quello a cui tutte le famiglie si siedono attorno e da cui nascono tutte le storie che ci portiamo appresso quotidianamente; LAGO é davvero un’azienda non azienda perché tutti, dal magazziniere al responsabile Marketing sono, in ugual misura, parti di una cosa più grande: la famiglia.

È un concetto che continuo a ripetere più che altro dovuto al fatto di aver visto con i miei occhi tutto ciò e trovando attorno un tavolo, allestito per il pranzo insieme a Daniele Lago, i ragazzi del workshop e agli amici di Elle Decor, Frizzifrizzi, Living e Designerblog un sapore di convivialità che rispecchiava uno stato d’essere concreto e non di apparenza. Puoi raccontare quello che vuoi, ma attorno ad un piatto e ad un buon vino (essendo in Veneto ne é scorso parecchio) siamo tutti uguali, ci spogliamo di eventuali armature e lasciamo intravedere molto di più.

Qui non c’era neanche bisogno, si era a tavola già con gli occhi lucidi della condivisione delle idee, del perché un qualcosa fosse fatto in una determinata maniera e di come potesse essere migliorato.

Quello che LAGO é riuscito a trasmettermi é una sensazione che avevo necessità di sentire, di guardare avanti e pensare che se hai un’idea si possa realizzare; ma ciò che mi porterò appresso sono una serie di frasi di Daniele Lago che meritano di essere condivise:

«Voglio persone non curriculum, cosa vuoi fare in futuro non cos’hai fatto nel passato».

«Io cerco scoiattoli per salire sopra gli alberi. Non elefanti, che sugli alberi fanno fatica a salirci».

«Diventi veramente forte quando fai qualcosa che ti piace».

«Essere coerenti con ciò che dici, non professare cose che non realizzi».

Il racconto di Daniele su Open Milano, mi é saltata la registrazione ma il video di Sky Arte rende sicuramente meglio.

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