Meet Bianca Bagnarelli

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Aggiorno un post fatto in modo lungimirante dal collega Sebastiano tempo fa. Perchè Bianca Bagnarelli, da quel momento, è cresciuta in modo vertiginoso e un aggiornamento è praticamente d’obbligo. Se non altro, è necessario farlo in occasione dell’uscita del suo primo volume per Nobrow: “Fish” (in preordine qui). L’autrice milanese di stanza a Bologna, che ha recentemente vinto il premio “Strade Nuove” al Napoli Comicon, è infatti un talento cristallino del fumetto italiano e l’editore inglese, uno dei più prestigiosi e innovativi a livello europeo in questo momento, se ne è accorto subito, facendogli pubblicare prima una storia breve nell’antologico “Nobrow 9” per poi affidarle un libro completo. Che, già dalla copertina, dice moltissimo.

Bianca porta con sè un bagaglio di studi e influenze notevoli, sia nel segno che nella narrazione. Esce da un’autoproduzione di altissima qualità come Delebile dove si privilegia uno stile prettamente autoriale, lontano da quello di un certo tipo di fumetto seriale. Ma l’autrice della copertina di “Mother”, ultima antologia del gruppo, è andata oltre. Ha continuata a crescere nello storytelling, quasi più che nel disegno, regalando pagine di fumetto davvero notevoli. Come la seguente, pubblicata dal New York Times. Nella complessa missione di illustrare un articolo riguardante il tema dell’aborto, Bianca sfoggia da un lato la delicatezza del no-words, mentre ribalta completamente i canoni della lettura da sinistra a destra, rendendo la vignetta centrale fulcro della narrazione. Un “maelstrom della visione” come l’ha definito Andrea Tosti su Fumettologica.

Di seguito il primo meet scritto da Sebastiano, che già tempo addietro aveva colto le incredibili qualità di Bianca Bagnarelli:

3 Meet dedicati agli autori del collettivo Delebile, una delle realtà indipendenti che stanno maggiormente colorando e tratteggiando questi anni all’interno del nostro territorio. Un gruppo di illustratori e fumettisti che si snoda sostanzialmente nelle tre figure chiave: Andrea Settimo, Bianca Bagnarelli e Ugo Schiesaro. Tre autori – non mi piace utilizzare la parola “giovane”, mi sembra un’etichetta inutile – che rappresentano cose completamente diverse tra di loro ma che a mio modo di vedere sono molto vicine.

Dopo aver incontrato Andrea Settimo questa settimana è la volta di scoprire il lavoro di Bianca Bagnarelli. Sono di parte perchè nel mio appartamento, in entrata, visibile a tutti, ma proprio tutti, ho appeso uno dei suoi disegni, questo:

Mi rendo conto che probabilmente le interiora di un volatile non siano il massimo della vita – anche se per me lo sono, guardando questo disegno – però mostrare una cosa bella, appena aperta la porta di casa, è un buon modo di sopperire alla mancanza di uno zerbino con scritto “Welcome”.  Il lavoro di Bianca è infatti un bel benvenuto a entrare nel suo mondo fatto di una dose non troppo nascosta di acidità e di una superficie di dolcezza. Come un album dei Jesus and Mary Chain, tipo.

Updating a post made ​​by my so far-sighted colleague Sebastian time-ago. Why Bianca Bagnarelli, since that time, has grown enormously, and an update is practically a must. especially now that she’s going to release his first book for Nobrow: “Fish”. The author from Milan stationed in Bologna, who recently won the “Strade Nuove” prize at Napoli Comicon, is in fact a crystalline talent of Italian comics and the English publisher, one of the most prestigious and innovative on a European level at this time, noticed it at once, making hem first publish a short story on the antology “Nobrow 9” and then entrust a complete book. That, since the cover says a lot.
Bianca shows a lot of studies and considerable influence, both in her sign and in the narrative abilities. She Exits from self-production of the highest quality as “Delebile” where they prefer a distinctly authorial work far from that of a certain kind of serial comics. But the author of the cover of “Mother”, the latest anthology of the group, went further. She has continued to grow in storytelling, almost more than in drawing, giving us pages of remarkable comic. Such as the following, published by the New York Times. In the complex mission to illustrate an article on the topic of abortion, Bianca shows off one side of the sensitivity of non-words, and overturns the canons of reading from left to right, making the cartoon central focus of the narrative. A “maelstrom of vision” as he called Andrew Tosti on Fumettologica. 

3 Meet dedicated to the authors of the collective Delebile, one of the most interesting scene in these years. A group of illustrators and cartoonists who runs substantially in three key figures: Andrea Settimo, Bianca Bagnarelli and Ugo Schiesaro. Three authors – I do not like to use the word “young”, it seems useless label – which are completely different but in my view very close to each other. After meeting Andrea Settimo this week is the time to discover the work of Bianca Bagnarelli. I’m biased because in my apartment, in the entrance, visible to everyone, absolutely everyone, i have one of her illustration. I realize that probably the entrails of a bird are not the best things to see but show a beautiful thing, just open the door of the house is a good way to compensate for the lack of a doormat that says “Welcome”. Bianca’s work is in fact a nice welcome into her world of a not too hidden dose of acidity and sweetness of a surface. As an album of Jesus and Mary Chain.

 

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