ATS Leggera

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Viviamo in un mondo dove la tecnologia la fa da padrone. Ovvietà. Troppo per alcuni, troppo poco per altri. Altra ovvietà. Tecnologia i tutti i settori della nostra esistenza, automobili comprese. Da qualche anno le auto sono diventate il contenitore di una quantità di sistemi elettronici, alcuni decisamente utili e altri un po’ meno, che mettono quasi in secondo piano l’elemento fondamentale. L’elemento umano. Fallibile per carità, ma pur sempre il vero cervello che governa l’auto quando è in movimento.

Ogni tanto pero’ capita, non come promettono innumerevoli campagne pubblicitarie, di imbattersi in qualcosa che riporta realmente in primo piano quello che veramente conta in un automobile ovvero chi la guida e il piacere stesso di guidarla: la ATS Leggera.
Ai più il marchio ATS non dirà nulla o forse verrà accomunato a marchi esotici che ciclicamente propongono modelli altrettanto esotici, destinati ad essere delle semplici meteore nel mondo dell’auto.

La ATS ( Automobili Turismo e Sport ) è invece un’azienda italiana presente e vincente nelle corse sin dagli anni ’60.
La Leggera rispecchia il dna corsaiolo del marchio, sia nella filosofia che ne ha animato la realizzazione sia nel design e prestazioni.
Le linee volutamente retrò sono un chiaro omaggio alle auto sportive italiane degli anni ’60, piccole auto leggere che hanno formato un’intera generazione di piloti. La guida, prima di tutto.
Un omaggio al passato realizzato con materiali all’avanguardia, esempio di quell’artigianalità che ha reso le auto italiane famose nel mondo.

Il telaio tubolare della Leggera è in acciaio inox, resistente e leggero, prossimo all’omolagazione per le corse.
Il propulsore 1.6 turbo ( disponibile in due versioni da 210 e 240cv ) è per la prima volta montato in posizione centrale/anteriore per garantire una distribuzione ottimale dei pesi tra l’asse anteriore e quello posteriore.

Il peso ridotto ( solo 650kg), il cambio manuale ( a 5 o 6 rapporti ), le sofisticate sospensioni rendono la ATS Leggera una vettura estremamente performante non sui rettilinei, ma dove la tecnica di guida viene enfatizzata : le curve. Tutto questo ma non solo.

Molti gli optional disponibili, tutti di altissima qualità italiana, che rendono la Leggera fruibile anche da chi non affronta ogni curva con il coltello tra i denti.
Bentornata auto sportiva italiana, ci sei mancata.

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