The Passenger | Europa High Speed

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E’ tutto molto veloce. Efficiente e creativo, metallizzato ma senza fili.
E’ il Nord di una Europa che sembra non appartenerci ma nella quale mi immergo con estremo piacere.
Capita nelle mie zingarate sportive, viaggi assurdi e compressi riferiti a grandi eventi che offrono la possibilità’ di allargare gli orizzonti. La Norvegia per cominciare. Dove fa freddo, tanto freddo, aumentare la qualità degli interni e’ un’ esigenza, e’ il come e il dove che fanno la differenza. Anche in uno stadio che visto da fuori mi sembra, in un piovoso pomeriggio di Settembre, un gigante dell’ intrattenimento. L’arena dove l’Italia si esibirà’ a Oslo possiede 3 ristoranti di gran classe, due mega palestre dove la gente fa sport anche durante le partite, negozi di abbigliamento, due locali e due pub. Cioè, lo stadio vive a prescindere dal calcio. All’interno, chi può permetterselo, può vedere il match in un comodo box riscaldato con tanto di megascreen, catering, champagne e poltrone high tech. Li guardo, i vip, con un po’ di invidia, consapevole che loro invidieranno un po’ me per la mia posizione privilegiata. A bordocampo niente fili, attrezzatura di ultima generazione e connessione potentissima, la mia come quella di tutti gli spettatori perché a Nord il wi fi c’e’, e’ pubblico, per tutti, e, soprattutto, funziona. La connessione non e’ l’eccezione, e’ la normalità di un paese in cui tutti parlano inglese e scaraventano in rete tutto il loro business.
Con due aerei all’alba e un faticoso trasferimento…..

Continua su The Passenger by Manuel Ritz

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