Se cambia il clima ti ammazzo!

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“Ti prego, buon Mercuzio, andiamo a casa. Fa molto caldo oggi, e i Capuleti sono in giro: dovessimo incontrarli, non potremo evitare d’azzuffarci. Il sangue, in questi giorni di calura, fa il matto e bolle più del necessario”.
Shakespeare, alla fine del 1500, aveva già capito che il caldo rende più violenti.

 

Eh si, c’è più violenza tra gli essere umani per colpa dei cambiamenti climatici.
Secondo 55 studi scientifici, infatti, esiste un legame “concreto e significativo” tra i crescenti fenomeni di violenza umana ed eventi meteorologici legati soprattutto all’aumento delle temperature.

Quindi mamme, tranquille, se vostro figlio è un bulletto, incolpate pure tutta la società che inquina. Il vicino, il turista alle Maldive e pure voi…mal comune mezzo gaudio? No!

Iniziamo col dire che il documento è stato elaborato dal National Bureau of Economic Research (NBER), che è un istituto di ricerca statunitense, con sede a New York, uno dei più autorevoli think tanks («serbatoi di pensiero»). Fondato nel 1920, è la maggiore organizzazione per la ricerca in campo economico degli USA e sono stati suoi membri ben 18 premi Nobel per l’economia. L’istituto produce studi e analisi soprattutto nei campi della macroeconomia, dell’economia politica, delle politiche per il lavoro, sanitaria ed energetica, dell’econometria e della statistica.
Insomma hanno eseguito una meta-analisi (sintesi dei risultati dei vari studi) ed hanno analizzato le diverse tipologie di violenza tra gli esseri umani.
Sono stati studiati due tipi di violenza in relazione al clima:

  • conflitti tra gli individui (cioè la violenza domestica, le aggressioni, gli omicidi e gli stupri);
  • scontri tra grandi gruppi di persone (violenze etniche, scontri tra bande, guerre civili e  colpi di Stato).

Amalgamando i risultati di tutti gli studi, l’istituto NBER ha dimostrato l’esistenza di una connessione “significativa” e “statisticamente rilevante” tra cambiamenti climatici (soprattutto innalzamento delle temperatura) e le due forme di violenza.
I ricercatori scrivono: “Abbiamo scoperto che i mutamenti delle temperature e dei modelli di precipitazioni aumentano sistematicamente il rischio di conflitti, spesso in modo sostanziale, con effetti in media che sono statisticamente molto significativi”.

Marshall Burke, che è uno degli autori della ricerca, al Washington Post ha spiegato così l’attendibilità di questo studio: “Su 19 ricerche indipendenti l’una dall’altra, 24 volte è stato trovato il collegamento tra riscaldamento globale e violenza.
È come se tirando una monetina per 24 volte, uscisse sempre testa”.

Ci sono studi simili e fenomeni già riscontrati da parte del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) che avevano indicato nella scarsità di cibo e di acqua, nel calore estremo, nelle inondazioni e altri fenomeni climatici causati dall’effetto serra, la predisposizione ai conflitti violenti. Più vulnerabili sono le popolazioni meno in grado di adattarsi a tali cambiamenti. Ecco perchè ogni grado di aumento di temperatura potrebbe portare ad un aumento del 20% dei conflitti civili in Africa, mentre negli Stati Uniti un tale dato dovrebbe portare ad un aumento di un solo punto percentuale nei conflitti interpersonali.

 

I cambiamenti climatici hanno altri drammatici effetti, che sono le distruzioni, innondazioni ed altre calamità che sempre più spesso accadono. Tutto questo ha un impatto economico e sociale.
Negli ultimi 30 anni, le perdite economiche legate alle catastrofi naturali sono aumentate drasticamente nei Paesi sviluppati, creando gravi problemi a governi, imprese e persone. Come rivelato da un sondaggio del National Association of Insurance Commissioners: su 330 compagnie assicurative, queste coprono meno di un terzo delle perdite legate ai disastri del clima, aumentando così sul lungo periodo i rischi per le istituzioni pubbliche e le popolazioni locali, e riducendo la resilienza delle comunità, che sono meno in grado di finanziare i recuperi post-disastro.

Per dirla come il climatologo Luca Mercalli:
“per quanto riguarda i cambiamenti climatici…siamo nella merda fino al collo!”.

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