Spoon and travel: Romania, wood and taste

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La Romania è un Paese ancora tutto da scoprire. La sua storia antichissima, si perde nel verde dei boschi ancora incontaminati, nei campanili delle straordinarie chiese in legno di Maramures, nei paesaggi naturali del delta del Danubio e nelle tradizioni dei suoi paesi rurali, che incarnano l’essenza della cultura locale in un modo del tutto naturale. La Romania è anche il Paese dei forti contrasti, dalla povertà di alcune grandi città alla ricchezza storica e artistica dei patrimoni UNESCO, come il centro di Sighisoara, città natale del conte Vlad Dracula e come i monasteri dipinti della Moldavia.

Un paese ancora fortemente rurale, dove gli amanti della natura e delle antiche tradizioni possono ritrovare lo spirito autentico dell’est Europa. La cucina rumena è caratterizzata dai diversi influssi dei paesi vicini, come la Russia, la Turchia e l’Ungheria. Ingredienti semplici della tradizione contadina, ma sapori forti, contraddistinti da un largo utilizzo della cipolla, delle carni, delle verdure e da un tocco spesso agrodolce. Come la maggior parte dei Paesi europei, anche la Romania ha le proprie tradizioni natalizie in cucina, come i dolci che hanno accompagnato i ricordi di infanzia di tantissimi bambini. Uno dei più conosciuti è il Cozonac, un dolce tipico delle festività preparato con farina, burro, uova, zucchero, latte, lievito, scorza di limone, uvetta e frutta secca. Si tratta di un dolce dalla consistenza simile al panettone italiano, ma fatto a forma di treccia allungata. Il segreto per l’ottima riuscita del Cozonac è proprio la lievitazione lenta e con una temperatura costante di 20-22 gradi.

Italia:  

Il panettone è un dolce tipico milanese, ma adottato dalle famiglie di tutta Italia come un must delle festività natalizie. Le sue origini possono essere ricondotte a due leggende, una risalente a Lodovico il Moro, l’altra a Messer Ughetto degli Ateliani. Quel che è certo è il panetto fin dal 1800 ha riunito le famiglie di tutta Italia, che attendevano il momento in cui il padre di famiglia spezzasse il dolce, per darne un pezzo a tutti i membri. Una delle maggiori tradizioni milanesi, vuole che durante il Natale si conservi un pezzo di panettone, per poi consumarlo il 3 febbraio in occasione di San Biagio, per proteggersi dai mal di gola e dai raffreddori.

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