La casa degli specchi – Izabelin House by REFORM architects

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Non è la prima volta che si gioca con gli specchi in architettura, certo questa volta più di altre lo specchio aiuta a toccare l’assurdo, un assurdo che lascia a bocca aperta ma non siamo in un Luna Park e questa non è un’attrazione che deforma i nostri corpi per qualche secondo. In questo progetto dei REFORM Architects, appoggiato in un sottobosco polacco poco fuori Varsavia, si sovrappongono due volumi puri, di per sè un concept pulito, senza fronzoli, la classica catasta progettuale in cui più oggetti formalmente simili si sovrappongo a creare una complessità.

A rompere lo schema a cui saremmo abituati è il fatto che l’intero volume a contatto con il terreno abbia gran parte della sua superficie coperta di specchi, con questo gesto geniale il volume bianco del piano superiore sembra volare e poggiarsi su tronchi e cespugli che in realtà sono solo un riflesso. Dalle bucature aperte sul panorama bucolico è possibile scoprire le internità che connettono gli spazi privati con gli esterni, sono in un dogato di legno scuro, dello stesso colore che caratterizza l’habitat che circonda la casa.

Lo sforzo di concentrazione, anche a sguardi esperti, diverte e attrae rendendo questo pseudo mimetismo un valore aggiunto al già bilanciato e pulito progetto di questa residenza monofamiliare, accolta in modo materno dalla natura con la quale si integra perfettamente invece di imporre la propria contemporaneità.

 

 

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