Spoon and travel: the colours of Turkey

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La cucina turca è forte e variegata, esattamente come il suo paesaggio. Spazi infiniti di deserto e colline aride, si alternano alle rocce incantate della Cappadocia, per fondersi con le acque termali delle “colline di cotone”di Pamukkale e infine con i campi coltivati in cui forse, l’orizzonte si fa ancora più irraggiungibile del Canada. Le città poi sono un incessante movimento di persone, auto, scooter che si muovono senza un’apparente logica, schizofrenici sia di giorno che di notte. La cucina della Turchia incarna in parte lo spirito di un paese irrequieto e creativo, dall’altra recupera quell’armonia e delicatezza che fondamentalmente mancano alla sua gente. Tante verdure, come melanzane, cetrioli, peperoni verdi, poi le olive, i formaggi, il riso, la carne di montone, la frutta, il miele e gli zuccheri, questi sono i protagonisti della cultura culinaria di questo paese, insieme alle infinite spezie che colorano i bazar (Misir Carsisi).

Uno dei piatti che più mi ha stupito della cucina turca, oltre alla ricchissima colazione a base di cetrioli, pomodori, feta, olive e melone, sono stati i Manti, ovvero i ravioli turchi. Il raviolo in realtà è una delle tipologie di pasta più diffuse nel mondo, tanti altri paesi oltre all’Italia ne presentano una loro versione. I Manti però sono davvero particolari, il ripieno è fatto di carne di agnello o vitello e spezie miste, vengono chiusi come veri tortellini e conditi con salsa di yogurt e una spolverata di menta. Si tratta di un piatto piuttosto calorico, ma che sprigiona una varietà di sapori perfettamente in armonia e bilanciati tra di loro, da stupire anche gli esperti più accaniti di tortellini. Il sapore forte della carne viene infatti contrapposto all’acido dello jogurt, per pulire infine con l’aroma della menta, che lascia la bocca pulita e leggera. I Manti sono diffusi in tutta la Turchia, anche se tra i più famosi troviamo i Kayseri Mantisi, che prendono il nome dalla città dell’Anatolia.

Italia:  

I tortellini sono un tipico piatto emiliano di cui però le origini si trovano ancora a metà strada tra Modena e Bologna. Si tratta di una pasta all’uovo tirata molto sottile e ripiena di macinato di maiale, prosciutto, mortadella, parmigiano reggiano, uova e noce moscata. Solitamente vengono serviti in brodo e accompagnano spesso le festività natalizie, così come le domeniche invernali. L’origine dei tortellini è legata ad antiche storie e leggende, che coinvolgono addirittura Marte, Venere e Bacco. Certo è, che questa pasta ripiena è diventata famosa in tutto il mondo e oggi, rappresenta uno dei simboli della cucina emiliana.

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