Il tema del riuso, nell’ottica di una riduzione del consumo di suolo, nel mondo dell’architettura è più che di attualità, è proprio una tendenza. Stavolta ad affrontare il progetto e il rapporto con la preesistenza è lo studio spagnolo RCR Arquitectes, che si confronta con il riuso di una vecchia abitazione con muratura portante in pietra, l’abitare classico viene reinterpretato in chiave contemporanea. La struttura viene chirurgicamente sventrata, rimangono solamente tetto e pareti laterali oltre alla parete che contiene l’accesso. Con l’utilizzo di elementi metallici in fitta serie casuale si definiscono due nuovi spazi di collegamento, come spesso nelle opere di RCR, si stabilisce così un rapporto diretto tra i due fronti principali connettendo il vestibolo d’ingresso con il giardino privato. La disposizione degli spazi è quella di un loft contemporaneo, il grande open space centrale caratterizza la casa che si articola su più livelli e permette di traguardare i vari luoghi dell’abitare, donandole respiro e anima. La convivialità è l’obiettivo e viene garantito dal non avere filtri, la struttura parassita che riempe l’antico contenitore è in cemento armato ma diventa quasi impercettibile all’occhio che viene distratto dalle “tende” in acciaio che sono le vere protagoniste di questo progetto. Viene delegato ad un soppalco il compito di ospitare la zona notte e la condizione più intima dell’abitare garantendone comunque un affaccio sul verde, un progetto di grande impatto di grande pulizia formale che lascia da parte i fronzoli e le decorazioni per arrivare al succo dell’abitare, due muri e un tetto sotto cui vivere.