Come sappiamo il mondo dello streetwear non è una scena statica, ma anzi si muove in moltissime direzioni, da cui sviscera altrettanti contenuti interessanti. Una di queste fonti da cui molti brand traggono ispirazione è l arte e suoi rappresentanti. Parliamo del brand Vans, creatura di Paul Van Doren, realizzata in quel 1966 in California. Questa label è molto avvezza alla soluzione “arte” e a proporre le proprie creazioni come una tela, dove tanti artisti hanno nel tempo, potuto esprimere la propria creatività. Questa volta è il momento del genio giapponese Takashi Murakami. Nato a Tokyo nel 1962, fa il suo esordio nel 1989 con la prima personale. Nel 1994 vince una borsa di studio del MoMa PS1 e si trasferisce a NY , dove rimane affascinato dal lavoro di Jeff Koons. Nel 1996 fonda la Hiropon Factory. Nel 2001 al MOCA di Los Angeles cura una mostra intitolata Superflat. La mostra farà il giro del mondo in diverse edizioni, promuovendo il lavoro di 19 artisti giapponesi. Superflat è il manifesto programmatico ed estetico di Murakami, e diventa un nuovo movimento d’arte giapponese. Da allora in poi Murakami incomincia a promuovere sistematicamente il valore di un’arte giapponese autonoma dalle influenze occidentali, capace di esprimere la realtà culturale del nuovo Giappone. Durante il 2001 la Hiropon Factory diventa KaiKai Kiki, collettivo di artisti e azienda, i cui obiettivi sono la produzione, la promozione e il sostegno degli artisti giapponesi emergenti. Progetto super vicino anche al mondo dello streetwear, collaborando con Visvim e Fragment design su una scarpa. Inoltre, ricordiamo anche due sue mostre famosissime nel 2010, a Roma, “Solo Exhibition” alla galleria Gagosian, e
“MURAKAMI VERSAILLES” al palazzo di Versailles in Francia. La sua arte, sicuramente di matrice pop, ha nelle sue corde l’uso iconografico di manga e anime. Attingendo dai canoni estetici di bidimensionalità dall’arte del Giappone tradizionale, Murakami ha definito lo stile Superflat (superpiatto), dove appunto vivono tutti i suoi “personaggi ” nati dalla subcltura e cultura giapponese. Quale migliore occasione quindi di mostrare tutta la sua arte pop, su dei prodotti cosi pop, come sneaker, magliette e tavole da skate.
Come scarpa è stata scelta una delle sue preferite, ovvero una slip-on. Su questo canvas sono evidenti le sue illustrazioni, ovvero i fiori con la faccetta che sorride e i teschi. Due versioni, una supercolorata, dove troviamo il giallo, il rosso il blu che si incrociano sui diversi pattern, ed un altra un po più discreta, dove appaiono solo i contorni delle sue opere, sia in color oro che argento. Dolcissima anche le versione per i bambini. Nella soletta interna sono riportati i tag dei due nomi della collabo e fa un cameo anche una sua altra creatura, ovvero il cane Pom, posizionato su uno skate. Per quanto riguarda le tee, troviamo questi pattern all-over, sia dei teschi che dei fiorellini e anche una con la sua caricatura. Non mancano anche quelle dove ci sono solo contorni. Stesso gioco grafico per le tavole. Solo chi ama questo genere può apprezzare questa joint venture. A me personalmente lui piace, piacciono le sue illustrazioni e da quale cultura attinge, probabilmente perchè mi sento molto pop anche io. La release sarà il 27 di questo mese sia online su Vans e presso i retailer Vault del brand.
