Stretto tra Iran e Arabia Saudita, lo stato del Kuwait è più famoso per il petrolio che per le sue bellezze naturali, culturali o artistiche. Un territorio desertico, vocato principalmente al business del greggio che ha visto negli ultimi decenni un’esplosione urbana davvero incredibile, con metropoli che ben poco hanno a che fare con il mondo arabo. Bagnato dal Golfo Persico, il Kuwait è uno stato in cui è difficile trovare una sua identità e una personalità definita. Il 90% della forza lavoro del paese è costituita da stranieri, ciò significa che gran parte della popolazione è occidentale, trasferita in particolare a Kuwait City proprio per motivi di business. Non possono mancare però alcuni angoli di paradiso in questo lembo di terra in cui il petrolio pare governare ogni cosa, il Kuwait ha infatti alcune aree naturali protette in cui poter osservare la fauna e gli ambienti desertici, come il parco nazionale Jal Az-Zor o le Jahra Pools, con le sue paludi e il parco marino Umm al-Maradim con acque cristalline e dune di sabbia finissima.
La cultura del Kuwait è ovviamente araba, così come le tradizioni gastronomiche. L’ambiente essendo quasi completamente desertico, ha poche possibilità di coltivazione, ma la cucina non ne risente di certo, proponendo piatti molto variegati particolarmente ricchi di spezie. La cucina kuwaitiana ha come specialità piatti molto conosciuti, come i falafel, la baba ganoush, il pane pita, l’agnello e l’hummus. Un piatto forse meno conosciuto, ma molto diffuso è invece il Jareesh, grano sminuzzato cotto come un risotto e servito insieme a verdure croccanti o nella sua versione più particolare: con yogurt, cipolla soffritta e lime, con un gusto decisamente acidulo. Il Jareesh viene cotto nel latte o nell’acqua per diverse ore, poi aggiunto al mix di cipolla, pollo e spezie saltati in padella. Una volta uniti gli ingredienti, si aggiunge lo yogurt, 2 tazze d’acqua e si lascia cuocere per altre 2 ore a fuoco lento, mescolando ogni 20 minuti circa. A fine cottura, si aggiunge una noce di burro per renderlo cremoso, insieme alle guarnizioni.
Italia:
Pur essendo due paesi completamenti diversi, Italia e Kuwait sono lontani parenti legati dalla cultura culinaria nata nel Mediterraneo e poi diversificata nei vari paesi del mondo. Il Jareesh è fatto con ingredienti in parti tipici del nostro paese e in parte completamente diversi, come ad esempio il black lime. Il risotto è sicuramente il piatto della tradizione italiana che più si avvicina a questa specialità araba. Anche se oggi, il risotto è particolarmente diffuso nelle regioni del nord, in particolare Lombardia e Piemonte, le sue origini risalgono probabilmente a una prima apparizione nel centro-sud Italia, importato dall’oriente come spezia. Oggi esiste anche un Festival Nazionale che celebra il risotto e le sue varie sfumature, che si svolge ogni anno a Biella tra aprile e giugno.