Montagne, templi, spiagge senza fine in cui l’oceano non si ferma mai e poi città sempre in movimento, carretti per strada che vendono street food e quell’idea che ormai Bali ha occupato nelle nostre menti di paradiso naturale. Un paradiso lo è di sicuro, basti pensare alla natura, alle foreste pluviali, alle spiagge e al fatto che Bali sia una tra le isole più famose dell’Indonesia, l’arcipelago più grande del mondo. A Bali si possono incontrare persone di ogni nazionalità, molti fuggono dall’occidente alla ricerca di una “pace spirituale”, altri ci vanno per la vita notturna, altri ancora per curiosità di scoprire una delle isole che fa più trend negli ultimi anni. Un profondo legame con la terra e la natura, dato in parte dalla religione principalmente induista dei balinesi e un po’ dai paesaggi che evocano altri mondi, quelli che siamo abituati a vedere solo nei film o nei nostri sogni.
Il lagame con la natura emerge in ogni momento della giornata a Bali e l’atmosfera che prevale è di una tranquillità e spensieratezza inimmaginabili. Anche la cucina locale, così come la cultura e i rapporti tra le persone, rispettano questo valore, per questo i piatti balinesi hanno una filosofia molto ricercata e particolare, con sapori forti, contrastanti, ma che insieme raggiungono un’armonia e una leggerezza uniche. Il riso come in tutta l’Indonesia, è il grande protagonista della cucina balinese, consumato con pesce, carne o verdure. Basti pensare al paesaggio dell’isola, spesso caratterizzato da terrazze di coltivazione del riso o alla dea del riso Dewi Sri, per capire che non si tratta solo di un semplice ingrediente, ma che rappresenta una parte molto importante della cultura locale. Spesso vengono uniti ingredienti “neutri” come il riso, a carne, verdure, frutta fresca, latte di cocco e succo di lime, per equilibrare bene le note dolci, con quelle aspre. Un piatto molto particolare è ad esempio il Saté Ayam, spiedini di pollo (sostituibili anche con agnello, manzo o maiale), marinati in salsa kecap manis, una salsa di soia indonesiana, coriandolo e pepe. A volte si trovano accompagnati dalla salsa Sambal Kecap fatta con salsa di soia, peperoncino, succo di lime e lo scalogno, insieme a riso bianco e verdure.
Italia:
Nel centro Italia e in particolare in Abruzzo, c’è una forte tradizione di spiedini di carne alla brace: gli arrosticini, che ormai tutti ben conosciamo. Gli arrosticini sono fatti di carne di pecora e vengono cotti sul fuoco per alcuni minuti, fino a che la carne non risulta croccante all’esterno e morbida all’interno. Sono cotti su una griglia particolare, chiamata spesso “arrostellaro” perchè appunto dedicata alla sola cottura degli arrosticini. L’emblema dello street food italiano, gli arrosticini, o “rustell” come vengono chiamati in dialetto, sono il simbolo di una cucina italiana contadina, fortemente legata alle tradizioni, che non cerca grandi contrasti di sapori, ma si concentra su poche e buone materie prime. Una curiosità? Una delle più grandi feste degli arrosticini in Italia, non si tiene in Abruzzo, come tutti potremmo pensare, ma a Cosio Valtellino in provincia di Sondrio, tra metà e fine settembre, con soli prodotti tipici provenienti dall’Abruzzo.
