Fino a poco tempo fa della cucina olandese non si conosceva altro che il formaggio, in particolare l’edam, le aringhe e le patate fritte, in concorrenza tra l’altro con quelle belga. Negli ultimi anni però, la cucina olandese si molto rinnovata e soprattutto, si è arricchita di piatti e ingredienti raffinati, frutto del lavoro di ricerca di chef olandesi nel mondo, ma frutto anche del passato colonialista nelle Antille e nel Suriname. Abbiamo già parlato tempo fa, di come la cucina di Curaçao sia molto legata alle radici del passato colonialista, ora il discorso è inverso e come nei migliori matrimoni, entrambe le cucine ne hanno beneficiato arricchendosi l’una con l’altra. L’Olanda, come molti paesi nordici, è particolarmente forte sulle zuppe (in particolare di legumi e verdure) e sui piatti unici, in cui patate, barbabietole, vari tipi di cavolo e i legumi sono i protagonisti, insieme a carne come salsicce o wurstel e le immancabili aringhe, pescate nei canali del mare del Nord. Certo è che per essere un paese nato sull’acqua, la cucina olandese sarebbe potuta diventare il riferimento mondiale per la cucina del pesce, ma non bisogna mai dimenticare che il mare del nord, rende difficile ogni cosa, contrariamente al Mediterraneo.
L’Olanda è conosciuta come un paese molto progressista e innovativo, aperto a ogni tipo di stile di vita, ma allo stesso tempo tradizionale, legato al suo passato e alle sue origini, sopratutto se si esce dalle grandi città e si entra ad esempio, nelle cittadine del nord, come Marken,Volendam e Monnickendam, dove atmosfera e paesaggio tipici non mancano mai, così come le tradizioni culinarie in occasione di feste ed eventi importanti durante tutto l’anno. Una delle tradizioni più importanti in Olanda è festeggiare il nuovo anno con gli oliebollen accompagnati da un bicchiere di champagne. Gli oliebollen sono dolci fatti con una pastella di farina, uova, lievito e latte, fritta in olio bollente, alcune ricette prevedono l’uso della birra al posto del lievito e l’aggiunta di uvetta, frutta candita e mele. Infine vengono spolverati con zucchero a velo e gustati per celebrare l’arrivo del nuovo anno in compagnia.
Italia:
Gli oliebollen sono dolci piccoli e gustosi, parenti nordici dei bomboloni italiani, originari della tradizione gastronomica toscana, spesso confuso con il krapfen, altro dolce molto simile appartenente però alla tradizione austriaca. Il bombolone toscano viene fatto con farina, lievito, zucchero e acqua tiepida, mescolando gli ingredienti si ottiene un impasto omogeneo, da far lievitare per almeno 2 ore. Una volta lievitato, l’impasto viene diviso in dischi circolari e fatto riposare per altre 2 ore, infine vengono fritti in olio bollente. A differenza dei krapfen e come gli oliebollen, non hanno ripieno, non prevedono l’utilizzo di uova e la pasta è molto più leggera e soffice.