Luca Sciascia, classe 1976. La concettualità dei suoi abiti non lo farebbe associare immediatamente al mondo teatrale, da cui invece parte, sia per studi che per esperienza lavorativa. Originario di Torino, Luca studia Scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti, preferendo, all’inizio, un approccio più artistico alla moda, quello proprio del costume, per poi specializzarsi presso l’Istituto Europeo di Design in Fashion & Textile design, maturando un legame più concreto con l’abbigliamento contemporaneo. Col tempo si rende conto di riuscire a mixare e ben interpretare le due diverse materie di studio, non trascurando i volumi tipici del vestire moderno ma non rinunciando agli aspetti pleonastici del teatro.
Dal 2005 intraprende diverse collaborazioni per importanti aziende italiane e internazionali, occupandosi non solo della progettazione di collezioni di abbigliamento e accessori uomo-donna, ma anche della ricerca dei tessuti e dello sviluppo di grafiche, ricami e pattern stampati o applicati su stoffa. L’anno di svolta risulta essere il 2014, quello in cui lo stilista inizia un nuovo percorso: la creazione della propria linea di pret a porter, marcata dal proprio nome: Luca Sciascia. La partecipazione a Who is on Next, dove è arrivato tra i finalisti, ha permesso ai più di conoscerlo ed osservare la sua collezione, lasciando la stampa ben disposta e curiosa nei suoi confronti per l’avvenire.
Evidente e costante la grande passione per le texture, per i materiali ricchi ed elaborati, la preziosità del tessuto operato piuttosto che decorato, classici dettagli che ritroviamo proprio negli abiti di scena. La donna di Sciascia è androgina, ha una silhouette asciutta e la sua femminilità irrompe attraverso i materiali di cui si ricopre. L’insieme di colori tenui viene sconvolto da vibranti toni che sembrano arrivare all’improvviso, come lampi. Capispalla che rimandano alla classica moda maschile, pantaloni a sigaretta si alternano ad aderenti leggings molto preziosi che trasformano la donna, già mascolina nello stile, in un ibrido, quasi un alieno o un astronauta che ha ormai preso casa su un altro pianeta. Non per niente la collezione FW 15-16 si intitola “Life on Mars”.