Sempre per voi, che fate parte della categoria che legge BooBs invece di Bobos, oggi parliamo del nuovo Calendario Pirelli. Ma quest’anno va male a coloro che pensavano di trovarci le solite bionde: poche boobs, ma molti cervelli e altrettanti caratteri di inestimata potenza. Sono le donne ‘forti’ quelle scelte e ritratte da Annie Leibovitz per il Calendario Pirelli 2016, che purtroppo, ma anche molto per fortuna, non ha niente a che vedere con la storia del Pirelli.
La fotografa Leibovitz che si distingue per fama e poco sta nei binari classici della fotografia approda alla regia del celebre calendario lieve come un temporale d’agosto e segna la rivoluzione. È un gruppo di donne carismatiche e toste, quello assemblato dalla Leibovitz, scelte per quello che sono e non per la loro perfezione. Di modelle hanno davvero ben poco, a partire dai vestiti che indossano, invece che posare senza, sono invece dei modelli, professionali, di vita, da imitare e da stimare.
In anteprima in questi giorni le prime foto delle 13 non-modelle: ci sono Serena Williams, Yoko Ono, Patti Smith, dei ‘pilastri’ della nostra storia recente e una sola top model, la russa Natalia Vadianova. Ma anche Yao Chen, prima ambasciatrice cinese dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Agnes Gund, presidente del MoMA, Fran Lebowitz, 64 anni, opinionista made in Usa, paladina dei diritti dei fumatori, Ava Duvernay, 44 anni, regista di Selma – La strada per la libertà, e per la generazione “Z” delle giovanissime c’è Tavi Gevinson, 19 anni, aspetto di una tredicenne che con il suo blog Style Rookie, fondato nel 2008, è diventata una delle trenta donne under 30 più importanti del mondo dei media secondo Forbes.
Chiamatelo se volete nuovo femminismo o anche un nuovo concetto di bellezza, democratico, ma la Leibovitz voleva “che le fotografie mostrassero le donne esattamente come sono”: intense, ludiche, lucide, ribelli, irriverenti, maghe.
