Quando si dice “Marilyn”, è impossibile non pensare agli anni Cinquanta e alla sensualità iperfemminile dell’icona del cinema. Marilyn (Feltz) è però anche il nome della stilista di un marchio francese di prêt-à-porter d’alta gamma. La boutique a Parigi (l’indirizzo, per l’esattezza, è Passage Bourg l’Abbé 17) ha poco più di un anno di vita. Tuttavia, ha già scatenato il tam tam delle giornaliste di moda, sedotte dalle linee ora sexy, ora frou-frou di abiti che nascono per esaltare il corpo di una donna. In un momento in cui il no-gender sembra la nuova via, Marilyn Feltz ha intrapreso con successo una strada totalmente controtendenza.
Merito dell’allure rétro, che s’ispira chiaramente al passato ma lo ripropone con un tocco glam che non ha nullo di fané o polveroso. Uno stile molto coquette, per chi oggi voglia sentirsi pin-up o diva anche solo per una sera.
La particolarità di questi capi risiede anche nei materiali, come la dentelle di Beaurevoir e Villers-Outréaux, o i tessuti della Loira e di Lione. La stilista, infatti, ha trasposto il suo amore per il passato anche nel coraggioso e tenace proponimento di utilizzare per le sue collezioni pizzi, ricami e stoffe di piccole manifatture artigianali francesi che lavorano ancora come un tempo. Per la salvaguardia di un savoir faire che rischia altrimenti di andare perso. Fra le sue fonti d’ispirazione, tappezzerie viste per caso e le stampe calipso dei tropici, meta preferita dei suoi viaggi.