Outlaw Moscow

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Una moda ruvida, cruda, sporca. Una moda che si sveste di lusso sfarzoso e lustrini accecanti, che afferra la tavola da skate e si sporca le sneaker con la polvere di marciapiedi maleodoranti.
Una moda che va di moda quella che viene dalla strada, una tendenza ben rappresentata sulle pagine che contano dalla corrente post-sovietica “cool” che sta conquistando il fashion system di tutto il mondo.
Un nome su tutti, quello che troviamo in ogni collaborazione degna di nota: Gosha Rubchinskiy, fotografo e stilista russo che ha dato il via alla rivoluzione del “brutto è bello”. Scenari decadenti e iperrealisti, immagini volutamente povere e accessibili, in cui il glamour si annulla e diventa parodia.

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Gosha non è solo nella lotta a favore dell'”ugly-beautiful”, un altro interessante marchio di Madre Russia che abbraccia il movimento si chiama Outlaw Moscow, letteralmente “I fuorilegge di Mosca”.
Fondato nel 2014 dai designer Maxim Bashkaev e Dilyara Minrakhmanova si definisce più come collettivo creativo che fashion brand, un gruppo di giovani indipendenti promotori senza paura di arte e libertà.
Outlaw Moscow partecipa abitualmente alla Russia Mercedes Benz Fashion Week, andando ad avvalorare la qualità di un evento sempre più internazionale. Tuttavia le sue collezioni trovano la loro miglior location nei reportage di streetstyle che impazzano fuori dalle sfilate, quelli popolati dalle solite persone del tipo “passavo per caso vestito così”.
Capispalla over, forme geometriche forti, colori pieni a contrasto e un amore su tutti: le souvenir jacket a forma di bomber da aviatore, bellissime con la scritta del marchio decorata a mano.
Uno stile underground, una democratizzazione dell’immagine ma non dei prezzi: le passioni costano caro, in media siamo sui 600 dollari per capo.
Tutto sul mondo di Outlaw Moscow qui.

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