Molti hanno cercato di dare una forma fisica alla musica, tanti artisti sono stati ispirati oppure hanno esplicitamente tradotto in opere d’arte spartiti e melodie.
Questo eperimento sinestetico ha affascinato anche alcuni creativi che si muovono a cavallo tra tecnologia e architettura come Isern associates che, in collaborazione con IAAC (Institute for Advanced Architecture of Catalonia) e Ceramica Cumella, ha tradotto in rivestimento ceramico lo spartito delle Quattro Stagioni di Vivaldi ricomposto da Max Richter.
Lo studio del primo prototipo è stato effettuato grazie alla tesi di Rodion Eremeev nel corso di Open Thesis Fabrication Program (OTF) dello IAAC, sotto la guida dei tutors Alexandre Dubor, Areti Markopoulou e Silvia Brandi.
Dopo questa tesi il progetto è stato sviluppato ulteriormente portando alla generazione di un rivestimento intrigante installato in un hotel nel cuore di Barcellona formato da 1120 pezzi (800 sulla facciata e 320 nella hall) ognuno dei quali porta traccia di 8 secondi delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi. La ceramica è stata intagliata a suon di musica grazie all’algoritmo sviluppato durante la tesi che ha tradotto lo spartito in input da trasferire a un braccio robotico dotato di fresa. L’intensità della musica ha dettato la regola per incidere più o meno in profondità.
Ecco che forma ha la musica per Daniel Isern, IAAC e Ceramic Cumella!