Rebelle: la moda è un affare serio

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A voi, che non vi perdete un mercatino vintage nemmeno la domenica di Pasqua, che spulciate le cassapanche e i fondi degli armadi delle nonne, a voi che avete gli armadi che scoppiano e per voi che siete di quelli che la moda è un affare serio, arriva in Italia Rebelle, la boutique online dedicata al lusso second-hand. Fate posto, fate spazio, preparate quell’80% del guardaroba che rimane inutilizzato per metterlo online e preparate voi stessi a imperdibili occasioni. Questo è quello che sostiene Cécile Gaulke, che ha lanciato Rebelle assieme a Max Laurent Schönemann nel 2013, “il 15% viene indossato abitualmente e il 5% in occasioni speciali” aggiunge.

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Un e-commerce ma anche un punto di ritrovo per privati appassionati del fashion luxury che vogliono ‘liberarsi’ di quello che non mettono e fare altri succosi affari per rifocillare il proprio stilosissimo guardaroba. Un e-commerce che unisce il vintage high-profile, all’offerta di capi contemporanei esclusivi e che pare piaccia molto, almeno i numeri sembrano parlarne bene: la crescita degli ultimi due anni è stimata intorno al +150% tra il 2014 e il 2015, con una media di spesa per ogni carrello pari a un importo di 300 euro. Al momento il sito registra un milione di visite al mese, più di 500.000 fashionisti e il fatturato è realizzato per il 35% all’estero. “L’Italia, prosegue Cécile, diverrà una piazza fondamentale, vista anche la quantità di beni di lusso prodotta e acquistata qui”.

 

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E se vi sembra assomigli ancora troppo ad un ‘normale’ portale di shopping online, per i VIP client ci sarà un servizio in più attraversi il quale potranno mettere veramente nelle mani di Rebelle.com il proprio capo gioiello: un network di Fashion Concierges che si rechera direttamente a casa del venditore per aiutarlo nella scelta dei capi ed direzionarlo riguardo la valutazione economica.

 

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L’espansione sta diventando contagiosa con la presenza in 28 Paesi europei, con gli ultimi lanci del 2015 il Belgio, il Regno Unito e la Scandinavia. L’Italia ha tutte le potenzialità per diventare un fratello minore con grandi qualità se pensiamo che il lusso ha una certa familiarità con la Penisola. Sul sito alcuni oggetti caricati sono stati venduti in soli 10 secondi dalla pubblicazione, una borsa di Hermès è stata aggiudicata a 14.000 euro, siete pronti a vedere come gli Italiani – non poco conosciuti per la passione per i bei vestiti e lo shopping – batteranno questo record?

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