Se dico Kim Kardashian, poi dico champagne e poi dico stappare e schiuma, sapete tutti di cosa sto parlando. Non era un’interrogativa ma un’affermazione, perché lo so che sapete tutti di cosa sto parlando. Di questa foto qui tratta dal servizio fotografico sulla celebrities americana pubblicato dalla rivista Paper, in particolare la copertina con Kardashian che stappa una bottiglia di champagne e la schiuma che finisce su un bicchiere appoggiato sul suo sedere:
L’autore si chiama Jean-Paul Goude e se volete conoscerlo e sapere da dove nasce l’idea di quest’ultimo servizio fotografico non dovreste perdervi “So Far So Goude” la mostra dedicata lui, che è fotografo, disegnatore e regista, nato a Parigi. Dove? Al PAC di Milano fino al 19 giugno.
La storia, la bravura e la fama di Jean-Paul inizia molti molti anni prima della Kardashian. Fu infatti direttore artistico della rivista Esquire e fu la mente e l’obiettivo delle indimenticabili campagne pubblicitarie per le Gallerie Lafayette per dieci anni. Poi potremmo stare qui un giorno ad elencare i suoi lavori più famosi ma facciamo una sintesi: molti spot pubblicitari degli anni Ottanta e Novanta tra i quali quello dei jeans Lee Cooper nel 1983, per esempio, che dura dieci minuti sulla colonna sonora della Sagra della primavera di Igor Stravinsky; quello per Chanel del 1991 con Vanessa Paradis in una gabbia per uccelli; quelli del profumo Egoïste in cui un uomo combatte contro la sua ombra per prendersi la boccetta del profumo.
Tra le sale della mostra troverete di tutto: 230 schizzi, campagne pubblicitarie, anche i celebri ritratti di Grace Jones, che Goude trasformò in un’icona dell’immaginario pop. La voce narrante è il suo gusto fotografico che si distinse per i colori accesi, i cut-up, un’esaltazione di corpi nudi e sensuali in immagini quasi al limite della pornografia, e non da ultimo la scelta dei corpi neri, quando ancora il modello estetico era il solo corpo della donna bianca.
Adesso lo volete sapere da dove viene l’ispirazione per le foto della Kardashian? Arriva proprio da lui e da una sua fotografia del 1976 dove la protagonista era la modella Carolina Beaumont e la foto fu pubblicata nel libro Jungle Fever.