Mimmo Rotella: Blanks

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Uno spazio nascosto all’interno di un cortile, un luogo allo stesso tempo intimo e imponente che trasporta in un universo parallelo, dove si dimenticano le eleganti vie del quartiere di Brera per lasciare posto a un ambiente spoglio, imponente, bianco. L’enorme lucernario filtra la flebile luce delle 18.30, in una Milano ancora assolata durante un pomeriggio qualunque di settembre. Regna il silenzio. Si presenta così la splendida Cardi Gallery, come un grande fondale discreto e immutabile che con la sua quiete è pronto ad accogliere alcune tra le più celebri opere dell’arte contemporanea. E a lasciare loro la parola.

 

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Fino al 22 dicembre Cardi Gallery cede la parola ai blanks di Mimmo Rotella, una selezione di lavori realizzati dal celebre artista calabrese nel corso degli anni Ottanta. Ma come possono una serie di manifesti ricoperti da carte monocrome parlare, raccontare qualcosa del mondo? È proprio questo che si propone di indagare l’esposizione in corso, una ricerca di un messaggio celato, annullato da un foglio anonimo.

 

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Il punto di partenza di Mimmo Rotella è quello che l’ha reso più noto: i grandi manifesti pubblicitari. Così come per la tecnica del décollage le immagini popolari prelevate dalla strada vengono lacerate per dare vita a nuove, infinite possibilità, con i blanks Mimmo Rotella indaga i limiti, temporali e linguistici, di questa forma di comunicare. Ancora una volta usa una tecnica che si propone di togliere qualcosa: se con i décollage il gesto compiuto dall’artista è proprio quello opposto al collage, cioè di rimuovere parti dei manifesti, questa volta Mimmo Rotella sceglie di togliere qualcosa in senso più astratto. Rimuove dalle immagini il caos, il disordine, le stesse sovrapposizioni mostrate con i décollage, e per farlo le copre, aggiungendo fogli monocromi in carta velina bianchi, neri o colorati. La monocromia rende omogeneo, fa calare un velo di silenzio sulle immagini sottostanti e allo stesso tempo parla per loro: cela un messaggio e proprio con il suo stesso celare affascina, spostando l’attenzione dell’osservatore sul colore, sulle trasparenze, su ciò che c’era e su ciò che ora non c’è.

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L’ispirazione per i blanks nasce proprio dall’osservazione delle vie di Milano, dove Mimmo Rotella nota come allo scadere delle concessioni i manifesti vengano coperti con carte monocrome. Ed è sempre a Milano che nel 1981 i blanks vengono presentati per la prima volta. Da allora sono stati esposti al pubblico in pochissime occasioni, celati quasi come fosse il destino insito nel loro stesso nome. L’esposizione “Mimmo Rotella: Blanks” è una di queste, il regalo di una galleria d’arte che rende omaggio al lato nascosto di un grande artista.

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