Illustrazioni di Claudio Bandoli

Puntuale come ogni anno arriva la fiera di Lucca Comics, il più grande evento a fumetti del mondo intero per numero di partecipanti (dati 2015), dove tutto il mondo del fumetto, ma anche quello dei games, del cinema di genere, dell’entertainment in generale si ritrovano tra le mura antiche della cittadina toscana, un piccolo gioiello fatto di palazzi antichi, vie e piazze meravigliose. Specie la sera, quando la calca degli oltre 200.000 visitatori al giorno si ritira verso altri lidi e si può ammirarla con le luci della notte. Come sempre, Lucca significa abitare in case in pieno centro – per i più fortunati – e la nostra è proprio dietro Piazza San Michele, un edificio storico con una rampa di scale da vertigine per raggiungere l’ultimo piano.

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La vista però, è impagabile. E come metti giù le valige, ti rendi subito conto che per 3 giorni dovrai lottare per girare tra gli stand. Ma la battaglia vale sempre la fatica della conquista.

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La cosa bella di Lucca è che riesce a catalizzare ed esaltare ogni immaginario possibile. Quest’anno, ad esempio, dove nel 2015 troneggiava un martello di Thor gigante, era l’albero di Games of Thrones a campeggiare in piazza San Michele. Sono particolari che rendono l’idea di come le major non solo del fumetto decidano di investire nel più grande mercato europeo del settore.

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Padiglione Napoleone, Padiglione Giglio, la Self Area e anche gli indipendenti del Borda portano via ore, per scoprire le novità, stringere mani agli autori, mettersi in coda per una dedica, vivere un’immersione totale in quello che è il più grande sagrone della cultura sottile. E io adoro le sagre. A volte, trovi anche chi non ti aspetti: come il mio socio di reportage, Claudio, che è riuscito a ottenere una dedica dalla bravissima Gloria Pizzilli che, tra la sorpresa dei più, è uscita con un bellissimo libro di illustrazioni pubblicato da Lavieri.

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C’è poi una cosa per la quale Lucca merita sempre una trasferta: le cene. La città, nonostante un’invasione che farebbe soccombere qualsiasi altra città nel mondo e il proliferare di venditori di panini (anche dentro le tabaccherie), vanta ancora ristoranti e osterie capaci di regalare momenti memorabili, tra rosticciata, zuppa di farro, biadina e cinghiale. Ovviamente i posti vengono tenuti sotto segreto per tutelarne la qualità! Ma va sempre a finire così:

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Se poi mentre stai cenando, arriva anche Bombo di Monster Allergy, allora, capisci che Lucca è sempre una magia. Al prossimo anno!

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P.S.: una nota di merito va alle mostre di quest’anno, specie quella su Frank Cho e sul mio amico Joan Cornellà: due autori sempre pazzeschi.

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