Può un elemento finito come il mattone combinato con l’assemblaggio meccanico rendere fluida una parete?
A questa domanda hanno dato una risposta affermativa gli architetti dello studio Archi-union, ambasciatori della digital fabrication in Cina.
Proprio grazie a questo metodo contemporaneo di costruire gli architetti orientali hanno trasportato dal mondo virtuale a quello reale un ambizioso progetto di ristrutturazione di uno spazio espositivo a Shangai. L’intervento di ristrutturazione ha visto la realizzazione della nuova facciata principale e la costruzione di una nuova copertura leggera in legno innalzata rispetto alla quota di quella precedente, ottenendo così un aumento dello spazio espositivo e la possibilità di avere delle terrazze a cielo aperto.
L’assemblaggio robotizzato ha permesso di raggiungere un effetto estetico del tutto inaspettato: la facciata ondeggiando si protrae verso la piazza “invadendo” lo spazio pubblico con una vibrante energia che riverbera nel quartiere. L’elemento base è il mattone grigio-verde, materiale recuperato dalla facciata precedente, questo richiama la storicità del luogo che si rinnova grazie a nuovi metodi di cantiere: tecnologicamente avanzati e dai tempi più rapidi.