Sei perfetta o quasi

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No, non è un inno all’autostima. Cioè, il risultato finale sarà questo ma il “sei perfetta” è quella frase-maschera dietro cui si nascondo molti uomini per non ammettere di essere dei conigli (che poi se ci fate caso la parola coniglio è l’anagramma di coglioni).

E’ una scusa. E’ solo una scusa bell’e buona per mettere voi in una posizione dignitosa e permettere a loro di andarsene senza troppo rumore risparmiandosi una brutta figura. Il che è ridicolo, perché sono convinta che tutte noi, donne moderne, preferiremmo sentirci piuttosto dire: non mi piaci o non ho voglia di impegnarmi, ti va se ci divertiamo un po’ e basta?

E invece no. Si arrogano persino il diritto di decidere per te.

Passi 15 anni della tua vita a formarti, studi, ti crei una vasta cultura personale, man mano che cresci sviluppi degli obiettivi, delle ambizioni, ti spacchi il culo per raggiungere i risultati, perché tu sei una donna moderna con la D maiuscola. Tu ci credi che farai la differenza. Sei quella che sa sacrificare molto per avere una carriera rosea, sei quella che quando esce con amici e amiche te la godi, la tua presenza si fa sentire, sei attiva nelle serate, nelle discussioni politiche, sociali, economiche, sei presente corpo e mente. Hai imparato la buona educazione, perché sai che anche quella fa la differenza, sei fine, sai stare al tuo posto, non risulti mai sboccata e fuori luogo (e anche per questo hai dovuto prendere diverse misure).

Hai una cultura generale che spazia dalla storia alla letteratura alla scienza, viaggi perché vuoi scoprire il mondo, vai al cineforum e a teatro perché credi nelle diverse forme d’arte applicate, oltre a farti code infinite per entrare a mostre più o meno importanti, fai sport perché oltre alla cura della mente e delle sue potenzialità, ci tieni pure al fisico. E si vede. Qualche difettuccio c’è ma hai 30 anni e nulla da invidiare alle ventenni.

Quindi sei bella, dentro e fuori, e ti adoperi perché tutto sia esattamente così.

Arriva lui.

Ti cerca, perché tu sei talmente autonoma che non cerchi un uomo che ti disturbi solo in tutte le tue faccende quotidiane, ti lusinga, ti dice che sei bella, bellissima, lo fai ridere, ti fa ridere, il tempo è divertente e piacevole insieme, vai bene anche sotto le lenzuola e te ne accorgi dall’espressione inebetita che fa lui, si parla di molto perché tu sai parlare di tutto e lui è così sorpreso che tu sia esattamente così. Mettici poi che, nell’arco della tua vita, sei riuscita pure ad allenarti al bancone dei bar con le tue migliori amiche e reggi l’acol come un uomo quindi 2 litri di birra li sai sostenere tutti. Perfetta. La donna perfetta.

Perché è quello che finisce per dirti, che hai tutto quello che un uomo cercherebbe in una donna.

E lì è il punto di non ritorno.

Perché, giunti a questo punto, un uomo con la U maiuscola vi terrebbe talmente stretta da non farvi mai, e dico mai, andare via. Perfetta, ti voglio a tutti i costi perché un’altra così non la trovo mai più.

La specie del coniglio, invece, utilizza un’altra formula d’azione. Ti scopre perfetta, si caga addosso.

Il punto fondamentale: le responsabilità della relazione. OK, OK, fin qui è piuttosto triste ma non si possono costringere le persone a fare ciò che non vogliono, libertà è anche questo. Anche perché tu, donna con la D maiuscola, non ti sei posta nemmeno la questione “ci sposeremo, avremo 3 figli, la casa in città o campagna” tu, volevi solo vivertela, quindi non ti innervosisci più di tanto ai primi discorsi sulle responsabilità perché nemmeno tu le vuoi, è così presto per tirarle fuori.

 

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Poi, però, parte QUEL discorso. E tu, dentro di te, stai pensando già alle peggiori torture medioevali a cui sottoporlo.

Di solito esordisce così: “Io non so davvero cosa fare, tu sei così bella, avrai la coda sotto casa (sì è vero cretino), sei cazzuta, super cazzuta, sai il fatto tuo, cosa vuoi, chi vuoi essere, ti piace persino la birra…” e dentro di te sai già. Perché se non ti è già successo, la tua migliore amica o la collega, questo copione te l’ha già raccontato. E poi prosegue: “sono io che non funziono.” eccolo lì! “tu SEI PERFETTA ma io no” da da da dannn!!! “ho troppe cose irrisolte, devo sistemarmi, non sono pronto” e bla bla bla, tanto sapete tutte di cosa parlo, no?! mentre la mente va al vostro primo amore non ricambiato delle scuole elementari, che, se non mi sbaglio, aveva avuto molto più cuore nel dirvi che gli piaceva di più quell’altra vostra compagna di classe, che categoricamente era la vostra acerrima nemica. Oggi rimpiangi l’onestà del bambino, che poi cresce e diventa ipocrita.

Nel frattempo, con una magia e senza troppi effetti speciali, lui scompare, esattamente come il coniglio nel cilindro.

Voi in tutto questo, per la vostra incredibile grazia ed educazione, a questo povero omuncolo, homo sapiens non troppo sapiens dallo sguardo perso, dite semplicemente “capisco non ti preoccupare, abbi cura di te”, girate i tacchi e ve ne andate.

Dentro di voi pensate “Sono davvero una figa micidiale e se proprio devo prendermi un animale, vada per il gatto”.

 

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