Finito l’anno ed è subito tempo di classifiche, iniziano i resoconti con tutto il meglio ed il peggio dei dodici mesi precedenti. Tra le classifiche più seguite c’è quella stilata dal sito Business Of Fashion. Protagonista del 2016 è senza ombra di dubbio Demna Gvasalia che si è aggiudicato il titolo di “Personaggio dell’anno”.
Lo stilista georgiano è, secondo il famoso sito d’informazione, la personalità che più di ogni altra si è distinta nel mondo del fashion business nel 2016. I risultati ottenuti alla guida di Balenciaga (di cui ricopre il ruolo di Direttore Creativo dal 2015) e del brand culto Vetements sono stati un trionfo sotto ogni punto di vista. Ma ciò che probabilmente ha fatto guadagnare allo stilista il titolo di “Person Of The Year” è stato l’approccio rivoluzionario al sistema moda. Demna è stato il primo designer ad attuare la rivisitazione dei calendari delle fashion week: sin dall’inizio Vetements ha proposto due collezioni all’anno, rinunciando così alle pre-collection tanto care ai vecchi “dinosauri” del fashion business. Inoltre, forse per catturare maggiore attenzione, lo stilista georgiano ha organizzato i propri show ben lontani dalle date tradizionali della moda classica. “Il vecchio sistema non funziona più. I processi creativi e commerciali non vanno più d’accordo tra loro – commentava Gvasalia qualche mese fa – E’ per questo che abbiamo deciso di offrire al pubblico un prodotto nuovo con modalità di commercializzazione mai viste prima. E’ la nostra sfida e la vogliamo vincere”. Il colpo di genio è arrivato lo scorso inverno quando Demna, supportato da suo fratello Guram (CEO di Vetements), ha presentato una collezione ottenuta da un lavoro di collaborazione con altri diciassette brand diversi: da Brioni a Comme des Garçons, passando per Champion, Levi’s, Reebok, Canada Goose e molti altri. Un’operazione commerciale e di immagine senza precedenti. Di tutt’altro genere è stato invece l’approccio che Gvasalia ha avuto con Balenciaga. Dopo essere succeduto ad Alexander Wang, Demna ha mostrato un enorme rispetto verso la figura di Cristobal Balenciaga, realizzando collezioni in grado di trasportare l’anima storica del marchio nell’epoca moderna. Se tutto ciò non vi basta per apprezzare il genio di Gvasalia, allora significa che siete dei matusa. O più semplicemente degli hater.
