Lo vedevo fare capolino dagli editoriali di moda. O indossato dalle it-girl su Instagram. Insomma, mi provocava in continuazione. Il turbante – recentemente tornato in auge – mi attirava, m’intrigava, ma al tempo stesso escludevo di poter mai soccombere al suo fascino. Troppo impegnativo e appariscente per una che, come me, ha uno stile più understated.
Poi, un pomeriggio, la svolta. Spinta dalla curiosità, sono entrata in una boutique di abbigliamento e accessori vintage di Milano, in via Melzo 22. In vetrina, dei turbanti avevano di nuovo calamitato la mia attenzione. Con nonchalance, ho approfittato che ci fossero già altre persone all’interno per indossare uno di quei copricapi. E non stavo affatto male. Anzi, il turbante esaltava i miei zigomi alti e i miei occhi. Mi sentivo un’attrice pronta ad interpretare un ruolo. Femme fatale? Musa? O semplicemente una nuova me?
La boutique in questione è una delle due sedi milanesi di Sine Modus. L’altra è al civico 28 in via Thaon di Revel. Entrambe sono due scrigni di tesori. Non solo per chi ama i turbanti, ma anche per i capi vintage che le titolari (Elena Boat, Chiara Mandetta e Amelia Manuela Persechino, contattabili sul sito) attualizzano con piccoli interventi. Senza snaturarne la natura, li rendono meno datati e più glam. Particolari sono pure gli accessori, come gli orecchini che mi sono regalata.
Torniamo ai turbanti, però. Quelli di Sine Modus si contraddistinguono per la ricerca dei materiali e per la finissima manifattura. In taglia unica oppure su misura, sono realizzati interamente a mano in una prestigiosa sartoria nel cuore di Milano. Sono quindi creazioni uniche, ma tutte molto sofisticate. I tessuti sono preziosi e i nomi dei modelli evocano dive, artiste, icone di stile: Greta (Garbo), Carmen (Miranda), Nina (Simone), Elsa (Schiaparelli), Bianca (Jagger), Frida (Kahlo) e la fascia Gilda. Un omaggio alla creatività e all’eleganza di donne insuperabili quanto a temperamento e carisma.
Eppure, benché un turbante sappia rendere speciale e adatto a una serata anche l’outfit più anonimo, il segreto è quello d’indossarlo con disinvoltura. Anche di giorno, magari abbinandolo per contrasto a capi essenziali come un paio di jeans e una camicia bianca. Viene in aiuto quando capita un bad hair day. In ogni caso, valorizza sempre i lineamenti del viso con un tocco di charme fou.