Io so di avere degli inestetismi. Ne ho parecchi. Fuori e dentro. Si chiamano difetti e caratterizzano, insieme ai pregi, gli individui. E io sono unica.
Io so che su Instagram ti propinano immagini di donne perfette, i cui seni sono abnormi e sempre in mostra, le pance sono piatte e addirittura dagli addominali segnati, per non parlare del lato b, che in confronto qualsiasi scultura del Canova è inguardabile da dietro. E’ tutto perfetto, tondo, sodo e definito. Abbronzato. I sorrisi sempre bianchi. Gli occhi sempre brillanti. Le labbra sempre carnose e ben disegnate.
Io lo so, per quanto possa nascondermi dietro affermazioni come “sono i filtri”, “sono le app di ritocco”, “sono foto studiate a tavolino”, comunque non sarò mai come loro, ne in foto ne dal vivo. So che non ho 3 ore al giorno da trascorrere in palestra a fare squat, ne 6000 euro da investire dal chirurgo estetico, per non parlare del tempo che non ho per viaggiare e trascorrere le ore in spiaggia e in acqua sorseggiando bevande drenanti e purificanti. Che poi non sono nemmeno tanto sicura di voler vivere con il problema del cagotto costante solo perché devo pulire il corpo dalle tossine, francamente. So che la mattina mi sveglio e, pur acquistando il dentifricio più sbiancante sul mercato i miei denti non saranno mai candidi come la neve e so pure che non sarò in grado di elaborare un make-up contouring modellante per il quale il mio volto risulterà squadrato, proporzionato, simmetrico. E so che se un giorno dovessi provare a stendermi l’illuminante potrei somigliare ad un alieno transluminescente più che valorizzare il mio viso donandogli una luce da principessa disney.
So che sei abituato a vedere questi corpi virtuali privi di difetti. Che ormai sono la routine. E quindi la mia cellulite ti sconvolge, essendo una rarità. Quindi me lo fai notare. Quindi hai il coraggio di sottolineare che un mio difetto ti disturba. Come se io ti dicessi che hai le lentiggini e che, beh, avresti potuto avere un’abbronzatura uniforme e invece no. Hai le lentiggini e questo mi urta. Peccato quelle lentiggini. Saresti stato un voto 10 se non le avessi avute. E ti caratterizzano quelle macchioline, come gli occhi scuri o le mani tozze. Però, oh proprio è un vero peccato. Dovresti non esporti al sole, magari non ti vengono. Non godere della luce solare, uscire con una protezione 70 e non giocare in spiaggia d’estate, non fare ripetute abluzioni nei mari del mondo.
Un po’ come me in fondo, che potrei andare ad ammazzarmi in palestra, muovermi, fare dei trattamenti per quella cellulite no?! Potrei snaturare il mio modo di vivere, coltivare passioni che non ho ed avviare stili di vita in cui non mangio quello, non bevo quell’altro, l’ora in cui vorrei leggere mi toccherebbe sudare come un castoro mentre costruisce una diga, dovrei compensare in mille modi le 8 ore lavorative in cui sono seduta dinnanzi ad un pc, rendendo il mio sedere non solo pieno di ritenzione idrica ma quadrato come la seduta, e tutto questo per tu stai minando la mia sicurezza, la mia self-confidence, in modo subdolo e davvero superficiale. Mi fai sentire meno. Vuoi che mi senta meno. Mi umili. Ma vaffanculo va. A me le tue mani tozze piacciono anche se le mani affusolate sono comunemente più belle. E non mi infastidisce lo strato di grasso che non permette agli addominali di uscire con tutta la loro dirompenza. E le tue cicatrici parlano di te e questo mi piace perché il tuo racconto mi affascina. E le tue lentiggini mi fanno sorridere. Quindi, ho la cellulite e, sì, me la tengo con disinvoltura e se non ti va bene, contatta una di quella di instagram e vedi se ti risponde.
