Akwa Couture

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Dato il periodo estivo starete tutti quanti farvi scatti al mare in mezzo a mille fenicotteri, forse vi farete un miliardo di Instagram Stories (occhio a non fare come Gué) ma se volete prendervi un piccolo break e leggervi la storia di Josephine Dahouyo, che ricorderete per essere stato nostra vecchia collaboratrice da Berlino. Quest’oggi ci presenta la sua nuova creazione e lo fa utilizzando Indiegogo e visto che sono un gran sostenitore della creatività e dell’impegno e delle campagne di crowdfunding faccio il tifo per lei, perché il suo accento toscano unito allo stile ivoriano é qualcosa di davvero unico.

+++INTRO

Il mio nome è Josehine sono originaria della costa d’avorio, all’età di quattro anni sono emigrata in italia insieme a mia madre; ricordo che indossavo dei tacchetti super chic e su quei tacchetti sono arrivata in Italia..
Mia mamma per me è il legame più forte con la cultura africana e la sua passione per le stoffe mi ha sempre affascinata. Quando ero sola in casa andavo ad aprire di nascosto il suo armadio stracolmo di stoffe africane che lei conservava gelosamente, come un tesoro.

Durante il mio ultimo viaggio in Costa d’Avorio sono rimasta affascinata del fatto che costa meno farsi un abito su misura che andare fuori a cena, comprarsi il cibo; questo mi ha davvero entusiasmata mi ha fatto capire quanto sia importante per la cultura Ivorienze avere un abito cucito sul corpo e sulla persona.

Vorrei poter vedere questo ritorno all’abito hand made anche in Italia Ci sono tantissime persone che producono hand made in Costa d’Avorio e che sarebbero disposte ad offrire la loro manifattura a prezzi abbordabili.

Il mio obbiettivo è riuscire a far si che l’hand made venga rivalutato e creare una connessione tra gli acquirenti e gli artigiani attraverso una rete web.

Basando la produzione in costa d’avorio contribuirei allo sviluppo economico del mio paese e magari chi sa ridurre queste navi cariche di persone disperate, alla ricerca di una vita migliore.
E’ stato bello avere la possibilità di studiare in Europa, ma sono cresciuta con una forte influenza Ivorienze e adesso voglio poter portare in Europa questa cultura preziosa. La vendita avverrebbe online, attraverso i Concept store di tutto il mondo.

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+++AKWA

Akwa significa abito in Ibo che è il dialetto nigeriano.

Ho scelto questa parola perché l’abito è sempre stato per me un modo di comunicare la mia persona, essendo una persona riservata, attraverso gli abiti riuscivo a comunicare e a manifestare sicurezza.

Nella Costa d’Avorio, da dove viene la mia famiglia, l’abito è sacro, lungo la loro vita le donne acquistano e accumulano tessuti da ogni parte dell’Africa.

Sono rimasta affascinata da questa passione dei tessuti. . .

Nella regione di Akan, c’è un tessuto per ogni momento della giornata e ogni momento della vita.
C’è un tessuto o un tipo di abito per andare la mattina a fare la spesa, uno per stare in casa e ricevere gli ospiti, uno per uscire la sera di lurex, fili brillanti.

Durante un matrimonio la sposa cambia abito più volte il numero del cambio degli abiti corrisponde alla ricchezza e alla grandezza della sua famiglia.

Nei funerali i cadaveri sono vestiti con i tessuti più pregiati in assoluto e la donna viene sepolta con i tessuti che ha collezionato durante la sua vita, così che possano aiutarla e presentare la sua persona nell’aldilà.
I funerali sono una festa, dove si balla, si ride e si beve.
Durante questa festa la famiglia diretta del defunto si veste tutta con un unico tessuto, differenti modelli, un’immagine meravigliosamente mistica.

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+++ELEMENT

Questa collezione si chiama Element, mi sono ispirata agli elementi naturali: acqua fuoco terra e aria e l’intento della collezione è che ogni donna si ritrovi nel suo elemento e possa dunque esprimersi attraverso l’abito.
Ho utilizzato linee per lo più geometriche, per dare agli abiti una maggiore vestibilità; alcuni pezzi con linee e silhouette più tradizionali per cercare di valorizzare il corpo della donna che a me affascina molto e lo trovi perfetto in ogni sua forma e linea.

Ho utilizzato una particolare stoffa che si chiama Baoulè e prende il nome da una regione della Costa d’Avorio che è interamente lavorato a mano, il tessuto viene da una regione situata nel centro della costa d’avorio la tribù che la abita si chiama Akan, originariamente del Ghana confine alla costa d’avorio.
Ci sono vari modi di produrre questa stoffa, dalla corteccia di albero seccata e battuta, al cotone.
La colorazione avviene efettuata a mano, nei villaggi, donne, uomini e bambini collaborano alla creazione della stoffa.

Nella collezione ci sono anche tessuti basici, quindi del semplice cotone, lino e seta, arricchito da palette, e ricami che danno luce al tessuto.

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+++COSTA D’AVORIO

Esiste una produzione Europea di tessuti Africani, chiamati Olandesi una delle case più importanti è la Vlisco, che prende inspirazione dai tessuti africani nota azienda olandese che produce per il mercato africano, le loro stoffe sono le più costose e vanno molto di moda tra le donne Ivoriensi.
Mentre noi abbiamo le nostre stoffe tradizionali e ogni regione ha la sua. Queste stoffe sono tessute a mano per lo più, mentre altre sono dipinte a mano, e acquisiscono valore a seconda della lavorazione e del tessuto utilizzato.
Ci sono molti tessuti tradizionali e ogni regione ha particolari stili e tecniche .
Fanno parte della storia popolare e un prezioso patrimonio, che dovrebbe essere preservato, potenziato e condiviso.

In Africa, Adbijan è considerata un porto e un punto di scambio, migranti dal Ghana, Burkina Faso, Mali, Senegal si spostano da anni in Costa d’Avorio per trovare lavoro, è il luogo dove si fondono le culture e le tradizioni di moltissime tribù di tutto il west Africa.
Quindi perché non contribuire allo sviluppo di un paese ricco di opportunità.
Emigrando in Italia mia madre sognava di darmi un futuro migliore, oggi io sogno di emigrare a casa.

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