Il marchio grafico e architettonico fa parte dello stile di Mauro Gasperi delle sue collezioni womenswear. Nato a Brescia, sin da bambino è influenzato dall’architettura contemporanea, come quella di Massimiliano Fuksas. Si specializza, dopo il liceo artistico a Brescia, nel fashion design e nella maglieria e da lì lavora per aziende come Paola Frani, Doratex, Cristiano Fissore, D & G. Nel 2008, insieme all’apertura del primo flagship store a BRESCIA, decide di aprire una sua linea per il forte desiderio di comunicare attraverso i suoi dettagli geometrici la sua donna e il suo concetto della femminilità: rinnovata, cosmopolita e urbana, con uno spirito disinvolto, libero e contemporaneo.
Caratterizzato da tagli netti e costruzioni essenziali, contrasti intenzionali sia nei materiali che nei colori, oggi il marchio è considerato uno dei più promettenti sul panorama italiano degli emergenti.
La sua FW 17/18 ha un sapore britpop, mescola colori tipici della scena underground londinese anni ’90 a dettagli dal gusto più contemporaneo, i volumi si amplificano e irrigidiscono, i pattern dei tessuti donano ancora più rigidità alla figura, talvolta costringendola in un effetto ottico di immobilità. Pochi capi fluidi, che denotano un tocco di eleganza in più, come se l’occasione d’uso denotasse più necessità di movimento e di esibizione delle curve del corpo.
I dettagli delle frange applicate su spalle, seni e braccia rompono i blocchi di tessuto donando movimenti sinuosi e sensuali. Qui lo spirito del brand e della donna Mauro Gasperi sembra ribellarsi al rigore per lasciare spazio a quel mondo tanto caro a Mirò dell’inconscio, costituito da filamenti e forme tondeggianti che sgusciano fuori incontrollati e ingestibili.
