Come riconoscere i vini di qualità e quali sono le novità del settore

1

Il vino è da sempre una passione di migliaia di italiani. Tutte le volte che si compra una bottiglia o quando si ordina un calice al ristorante o in un locale, sono sempre tutti pronti ad aprire i propri sensi per accoglierne l’odore e il sapore. Purtroppo, però, non sempre l’esperienza si rivela positiva poiché i vini non sono tutti uguali e chiaramente non hanno tutti lo stesso livello di qualità. Imparare quindi a riconoscere un buon vino andando al di là del gusto personale, che spesso è determinato dalle abitudini o persino dalla genetica, è necessario per scoprire delle qualità di uve sempre migliori e anche imparare come abbinare la bevanda al cibo. Poi, soprattutto in questo campo, è quanto mai necessario essere sempre aggiornati sulle ultime novità del mercato.

Mercato vini 2018: quali sono le migliori novità del settore?

Quando sul mercato esce un nuovo vino o una nuova linea di vini la speranza è sempre quella di veder rispettate le tradizioni: l’Italia, infatti, vanta una storia in termini di vini eccellente, dunque ci si aspetta sempre il meglio. In tal senso è il caso di sottolineare l’uscita della nuova linea di vini Fior Fiore della Coop, che no fa eccezione dal punto di vista qualitativo. È un’etichetta giovane che dimostra già di essere molto apprezzata dagli appassionati. Poi va aggiunto che non è difficile provare questa linea. La Coop, infatti, offre anche il servizio di vendita di vino con consegna a domicilio: visitando il suo e-commerce è possibile ordinare una o più bottiglie da casa e riceverlo prontamente a casa. Invece in quanto all’assortimento di bottiglie della linea Fior Fiore è possibile annoverare due spumanti, tre vini rossi e due vini bianchi. Ognuna di queste è regolarmente dotata di certificazione DOP o IGT, poiché queste bevande sono il frutto dell’esperienza delle migliori cantine dello Stivale.

Come capire se un vino è realmente di qualità?

Per capire se un vino è di qualità bisogna studiare e allenare i propri sensi: parliamo sia del gusto che dell’olfatto. Come ogni buon sommelier sa un vino di buona godibilità ha sempre un odore piacevole, capace di risvegliare diverse sensazioni ed emozioni. Al contrario i vini scadenti hanno sempre una nota stonata da un punto di vista olfattivo. Per quanto concerne il gusto, oltre al tono acido deve essere anche presente una sensazione di freschezza al palato, se però l’acidità è eccessiva e finisce per coprire gli aromi probabilmente quel vino non è poi così buono. Inoltre, la definizione dei vini passa inevitabilmente dallo studio delle etichette: leggerle è fondamentale per individuare le certificazioni di qualità, perché questo significherà che la percentuale di uva low cost utilizzata per il composto non supererà il 15%. Anche l’occhio vuole la sua parte e può essere un validissimo aiuto. Ciò significa che è meglio tenersi lontani dai vini troppo torbidi, troppo scuri o eccessivamente ossidati.

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.