ASICS GEL-LYTE III “Kobe Beef”

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Anche se non è sempre possibile seguire i diversi progetti secondo una linea unica, ma spaziando non solo tra i diversi brand, ma tra le frequentissime release, quelle che piacciono più a me e quelle che hanno nel “dovere di cronaca”, il loro punto di forza, oggi sono felicissimo, sia per il fatto che riprendiamo un discorso iniziato un paio di settimane fa, ma anche perchè la sneaker di oggi è bellissima e ha tanto in comune con le mie altre passioni. Come detto sopra, tempo addietro, si parlava del compleanno di una silhouette molto iconica in questa scena, ovvero la  GEL-LYTE III, creata da Shigeyuki Mitsui. Questa, punta di diamante della label ASICS,  ( nata nel 1948 in Giappone ad opera di Kihachiro Onitsuka, che si presenta nel mercato con il nome di Onitsuka Tiger, producendo solo scarpe da basket. Ma il 21 luglio del 1977 succede la svolta, ovvero la società Onitsuka Co. Ltd. si fonde con la GTO e la JELENK, formando la ASICS Corporation, il cui nome deriva dalla famosa locuzione latina, che viene rivisitata in “Anima Sana In Corpore Sano”), come sappiamo compie trenta anni e tanti fanno la”fila” per omaggiarla. Se in quel caso era stato mita sneakers, questa volta non si tratta di collabo, ma il concept è quello del party con la P maiuscola.

Se si parla di Giappone, non si può esimersi dal discorso Wagyu, termine che racconta delle diverse razze bovine Giapponesi, che poi prendono un nome diverso a secondo della zona, come Kobe, Miyazaki Mishima e altre. Come è pregiata questa carne, lo è la pelle super premium che avvolge questa scarpa, che con questo colore rosa chiaro è davvero assurda. Sui pannelli laterali il classico logo logo ASICS normalmente posizionato in mood overlay, in questo caso è completamente ricamato. Sul tallone, nella zona di lato il nome è scritto in caratteri Giapponesi, mentre dietro su questo è inciso il numero 19 per la scarpa sinistra e il 90 per la destra, per ricordare l’anno di nascita. L’intersuola bianco riprende lo stesso colore dell’interno, tutto in pelle, mentre sulla suola traslucida è disegnato a mano una serie di scarpe scomposte, ispirandosi al cartellone che si trova nelle macellerie, con le diverse zone del bovino. Ovviamente il prezzo segue il filone della qualità che si paga, quindi il primo di Marzo dovrete spendere 220 euro per averla. Bellissima è poco…….

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