Spirito di intraprendenza e innata bellezza, Venezia è una città alla moda.
Venezia è la casa, il palcoscenico, la piattaforma, il luogo ideale per esprimere emozioni e tendenze nel massimo rispetto dell’individuo e dell’ambiente. Da Venezia possiamo parlare di futuro…
È un periodo particolare per tutti e anche le sfilate di moda sono sostanzialmente cambiate ultimamente. Le pressioni globali per essere più digitali, ridurre le emissioni di carbonio erano già argomentazioni e propositi in atto, prima di quest’ultimo periodo di fermo.
La circostanza ha schiacciato un pulsante di avanzamento rapido e stilisti, dirigenti e organizzatori di eventi affermano che ora è l’occasione per stravolgere la nostra rituale comfort zone e introdurre delle novità, in particolare quando si tratta di mostrare e promuovere l’artigianato e le giovani promesse.
Nel frattempo è emerso un nuovo profilo target: entusiasta che vuole vivere gli eventi della propria città comodamente sul divano e da remoto.
Seguendo un’onda che è partita il 24 marzo con la prima Fashion Week Digitale al mondo, Shanghai Fashion Week, anche a Venezia il format di Venice Fashion Week si è trasformato in un evento digitale. Così, da Venice Fashion Week oggi parliamo di Venice Fashion Week Digital.
L’unica caratteristiche che la contraddistingue da altre Fashion Week Digitali, nate ultimamente quasi per inerzia, è che quella veneziana rimane fedele ai suoi albori ideali: Venezia è il punto di partenza e di sviluppo per la promozione e la comunicazione di un territorio slow, con brand di alto artigianato sartoriale e di moda, giovani promesse della moda sostenibile e contemporanea, nonché centro di residenze antiche alberghiere spettacolari, uniche al mondo.
È anche il set in plein air per riprese video, dietro le quinte, passeggiate per le calli nascoste di Venezia e per le boteghe artigiane, interviste con designer ed imprenditori in streaming… Il tutto in una Venezia (ancora rara) purificata dall’orda di turismo di massa e che intende, sempre più motivata, a rinascere e riemergere del suo immortale splendore, con un occhio nuovo volto agli asset digitali, come si legge dalle interviste realizzate da Venezia da Vivere (curatore e media partner di Venice Fashion Week) assieme ad Associazione Piazza San Marco attraverso il progetto #RiscrivereilFuturo.
Forse dobbiamo dire addio alle sfilate tradizionali?
Non credo sia arrivato ancora il momento, ma penso ci stiano ragionando un po’ tutti.
Le aziende e gli artigiani di settore incominciano a credere nella nuova formula cablata di comunicazione e di restyling nel “fare” branding, nonostante la tecnologia a volte non permette di essere performanti al 100% (la bassa risoluzione condiziona la percezione della fattura dei capi, i dettagli e la qualità dei materiali utilizzati), ma la cosa più importante oggigiorno è esserci e mostrarsi, perchè è in questo momento storico che è necessario sviluppare una relazione tra il digitale ed il reale: un’unione che rappresenta un inizio per esplorare nuove soluzioni innovative.
È nel digitale che gli eventi di questo genere intendono non esaurirsi come una mostra o un allestimento (fisico) che ha una data di inizio e di fine ben definito. Le nuove edizioni, classe 2020, sono a flusso continuo come un fiume carsico che ci insegnano a disegnare il nostro presente e il nostro futuro.
Difatti, Venice Fashion Week è una manifestazione in corso o meglio “in progress” tra eventi dal vivo a porte chiuse, ma senza limiti di partecipanti online.
Il 06 giugno 2020 è stato il primo appuntamento in cui è stata presentata la preview dell’edizione digitale presso la Tessitura Bevilacqua, ormai un classico battesimale di tutte le Venice Fashion Week, con i capi del giovane e talentuoso designer Tiziano Guardini.
Poi, sono seguite altre date e ancora da realizzarsi, per fine mese, è in programma il finissage con due eventi: uno online di tutti i video di moda realizzati a Venezia durante la manifestazione, visibili dal 29 al 31 luglio 2020 sui canali social dell’iniziativa e uno offline, fissato per mercoledì 29 luglio. L’appuntamento sarà all’Arsenale di Venezia durante il festival filmico Barch-In, il cinema all’aperto in barca come un drive-in, in cui verrà proiettato il film dal titolo ‘A Venezia la moda è slow’ a cura di Venezia da vivere con la regia di Gianpaolo Cerato – YourCreativeFilm.
Foto gentilmente concesse da Venezia da Vivere (copertina Tanti Bacci di @itsmartaeffe presso la Venice Art Factory di Venezia).