A Venezia la moda è slow e digital

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Spirito di intraprendenza e innata bellezza, Venezia è una città alla moda.

Venezia è la casa, il palcoscenico, la piattaforma, il luogo ideale per esprimere emozioni e tendenze nel massimo rispetto dell’individuo e dell’ambiente. Da Venezia possiamo parlare di futuro…

È un periodo particolare per tutti e anche le sfilate di moda sono sostanzialmente cambiate ultimamente. Le pressioni globali per essere più digitali, ridurre le emissioni di carbonio erano già argomentazioni e propositi in atto, prima di quest’ultimo periodo di fermo.
La circostanza ha schiacciato un pulsante di avanzamento rapido e stilisti, dirigenti e organizzatori di eventi affermano che ora è l’occasione per stravolgere la nostra rituale comfort zone e introdurre delle novità, in particolare quando si tratta di mostrare e promuovere l’artigianato e le giovani promesse.

Nel frattempo è emerso un nuovo profilo target: entusiasta che vuole vivere gli eventi della propria città comodamente sul divano e da remoto.

Seguendo un’onda che è partita il 24 marzo con la prima Fashion Week Digitale al mondo, Shanghai Fashion Week, anche a Venezia il format di Venice Fashion Week si è trasformato in un evento digitale. Così, da Venice Fashion Week oggi parliamo di Venice Fashion Week Digital.

Teo D'Amar foto di @ItsMartaEffe at per Venice Fashion Week 2020

Teo D’Amar foto di @ItsMartaEffe at per Venice Fashion Week 2020

L’unica caratteristiche che la contraddistingue da altre Fashion Week Digitali, nate ultimamente quasi per inerzia, è che quella veneziana rimane fedele ai suoi albori ideali: Venezia è il punto di partenza e di sviluppo per la promozione e la comunicazione di un territorio slow, con brand di alto artigianato sartoriale e di moda, giovani promesse della moda sostenibile e contemporanea, nonché centro di residenze antiche alberghiere spettacolari, uniche al mondo.
È anche il set in plein air per riprese video, dietro le quinte, passeggiate per le calli nascoste di Venezia e per le boteghe artigiane, interviste con designer ed imprenditori in streaming… Il tutto in una Venezia (ancora rara) purificata dall’orda di turismo di massa e che intende, sempre più motivata, a rinascere e riemergere del suo immortale splendore, con un occhio nuovo volto agli asset digitali, come si legge dalle interviste realizzate da Venezia da Vivere (curatore e media partner di Venice Fashion Week) assieme ad Associazione Piazza San Marco attraverso il progetto #RiscrivereilFuturo.

Tiziano Guardini presso Tessitura Bevilacqua foto di @ItsMartaEffe

Tiziano Guardini presso Tessitura Bevilacqua foto di @ItsMartaEffe

Forse dobbiamo dire addio alle sfilate tradizionali?

Non credo sia arrivato ancora il momento, ma penso ci stiano ragionando un po’ tutti.
Le aziende e gli artigiani di settore incominciano a credere nella nuova formula cablata di comunicazione e di restyling nel “fare” branding, nonostante la tecnologia a volte non permette di essere performanti al 100% (la bassa risoluzione condiziona la percezione della fattura dei capi, i dettagli e la qualità dei materiali utilizzati), ma la cosa più importante oggigiorno è esserci e mostrarsi, perchè è in questo momento storico che è necessario sviluppare una relazione tra il digitale ed il reale: un’unione che rappresenta un inizio per esplorare nuove soluzioni innovative.

È nel digitale che gli eventi di questo genere intendono non esaurirsi come una mostra o un allestimento (fisico) che ha una data di inizio e di fine ben definito. Le nuove edizioni, classe 2020, sono a flusso continuo come un fiume carsico che ci insegnano a disegnare il nostro presente e il nostro futuro.

Difatti, Venice Fashion Week è una manifestazione in corso o meglio “in progress” tra eventi dal vivo a porte chiuse, ma senza limiti di partecipanti online.

Il 06 giugno 2020 è stato il primo appuntamento in cui è stata presentata la preview dell’edizione digitale presso la Tessitura Bevilacqua, ormai un classico battesimale di tutte le Venice Fashion Week, con i capi del giovane e talentuoso designer Tiziano Guardini.
Poi, sono seguite altre date e ancora da realizzarsi, per fine mese, è in programma il finissage con due eventi: uno online di tutti i video di moda realizzati a Venezia durante la manifestazione, visibili dal 29 al 31 luglio 2020 sui canali social dell’iniziativa e uno offline, fissato per mercoledì 29 luglio. L’appuntamento sarà all’Arsenale di Venezia durante il festival filmico Barch-In, il cinema all’aperto in barca come un drive-in, in cui verrà proiettato il film dal titolo ‘A Venezia la moda è slow’ a cura di Venezia da vivere con la regia di Gianpaolo Cerato – YourCreativeFilm.

Foto gentilmente concesse da Venezia da Vivere (copertina Tanti Bacci di @itsmartaeffe presso la Venice Art Factory di Venezia).

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