#MyVuelingCity | San Josep

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Sono ormai le 6, dopo un’ intera giornata di viaggi in scooter, sterrati, trekking sulle alture che precipitano a picco nel mare, visita ad alcune cittadine, ho avuto appena il tempo di farmi un bagno nelle acque cristalline del Mediterraneo.

L’acqua è semplicemente pura, limpida, fresca. I pesci colorati mi nuotano attorno incuriositi dalla mia presenza. Lo scenario è paradisiaco. Giocare agli esploratori ad Ibiza è molto divertente, primo perché è un’isola molto sicura e ben organizzata (fate solo attenzione alla segnalazione dei sentieri per il trekking, che spesso è insufficiente); secondo, perché c’è un enorme soddisfazione a scoprire luoghi ancora selvaggi, in quella che è la patria del turismo di massa.

Non solo si va alla ricerca della “caletta solitaria”, ma anche di agriturismi che producono vino, ville meravigliose, boschi di macchia mediterranea e autentici rifugi al di fuori del mondo, come quell’accampamento hippy che ho trovato sulla strada verso una delle calette vicino a San Carles.

Sono le 6 passate e decido di fermarmi a San Josep per mangiare qualcosa, dopo un giro lungo il paese, mi fermo alla taperia Destino (C.Atalaya, 15. S. Josep, Tel. 971 800 341), gestita da due ragazze.

Una delle due inizia ad elencarmi i nomi di un numero infinito di tapas: la scelta è molto ampia e la qualità ottima. Poco distante dalla taperia, nella chiesa del paese c’è un matrimonio, non si vede subito, ma lo si capisce dagli applausi, dalle urla, dalle risa della gente e dall’atmosfera di allegria che gli spagnoli sanno perfettamente trasmettere. Le donne, indossano vestiti dai mille colori, come le piume di un magnifico pappagallo. Tutti festeggiano oggi e io, saluto l’ultima cena a Ibiza con tapas de pescado e una caña de cerveza.

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