Street Art.21 – Episodio 9: “Non solo spray”

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Abbiamo saltato una puntata, ci perdonerete. Ma siamo di nuovo qua a parlarvi di street art.

Episodio dedicato a delle forme inusuali di street art, per una volta lasciamo da parte bombolette spray per far posto a materiali non convenzionali.

Una delle opere più curiose apparse in questo periodo sui social media e blog di settore è quella realizzata da sqon: una rivisitazione della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso, e due opere di denuncia, la prima sulla caccia alle volpi e la seconda sul rischio di estinzione dei panda.

Installazioni che trovano molte analogie, in primis per il materiale, con quelle realizzate da Cédric Bernadotte per Maison Martin Margiela durante il Salone del Mobile 2013.

Opera che vedeva la creazione di un labirinto con il cellofan industriale tra le piante presenti nel cortile adiacente alla boutique.

L’artista Aram Bartholl, nel 2010, ha ideato un movimento che fonde street art e file-sharing, definito Dead Drop, nel quale le persone condividono files senza incontrarsi. E’ bastato disseminare le vie di New York con chiavette USB murate nelle imperfezioni degli edifici e segnalarle sul web per far spopolare la condivisione anonima.

Infine vi segnaliamo una bellissima installazione realizzata da Cristina Lucas al Museo d’Arte Contemporanea di Siviglia chiamata “Alice”.

 

We missed an episode, you will forgive us. But we are back here to tell you about street art.
Episode dedicated to the unusual forms of street art, for once we leave aside spray cans to make way for an unconventional material such as cellophane and more. One of the most curious works appeared in this time on social media and blogging industry is one built by sqon a retelling of the famous fairy tale of Little Red Riding Hood, and two works by the complaint, the first on the hunt foxes and the last to bring the ‘attention to the risk of extinction of the panda.

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